Fratoianni: “Ennesima operazione militare del criminale Netanyahu, Tajani venga a riferire in Aula”
“Ecco, onorevole Fratoianni, chiedevo di intervenire per chiedere al ministro degli Esteri, Tajani, di riferire in aula sulla situazione militare instabile in Medio Oriente. Già settimana scorsa, poco dopo l'annuncio dell'accordo per il cessate il fuoco a Gaza, noi parlamentari dell'opposizione, in particolare, abbiamo chiesto che il ministro venisse a riferire sul ruolo necessario del nostro Paese e della comunità internazionale per far sì che quella notizia, che aveva generato gioia e speranza tra i palestinesi, non rimanesse un mero annuncio, ma fosse seguito da azioni concrete per consolidare quel processo politico.
Sono rimasto scioccato, come altri parlamentari, ascoltando il ministro degli Esteri che, in quell'occasione, si era preoccupato di chiarire che se Netanyahu, il criminale di guerra, venisse in Italia, non avremmo eseguito il mandato di arresto emesso dalla Corte Penale Internazionale, violando le norme del diritto internazionale e umiliando, se possibile, il nostro Paese di fronte al mondo e alla storia.
Oggi, torno a chiedere che il ministro venga a riferire in aula, poiché i principali siti di informazione aprono con la notizia dell'ennesima operazione militare, ora in Giordania. L'Esercito israeliano, su ordine del gabinetto di guerra, sta occupando la Cis Giordania e intervenendo militarmente a Genin, solo pochi minuti dopo che ho chiesto la possibilità di svolgere questo ordine di lavori. Il numero dei morti è già cresciuto e destinato a crescere. A meno di 48 ore dalla liberazione dei primi tre ostaggi israeliani e delle prime centinaia di detenuti e ostaggi palestinesi, spesso in preda alla detenzione amministrativa, l'Esercito israeliano ha ricominciato con operazioni militari nelle zone occupate della Cis Giordania.
Credo, signor Presidente, che di fronte a questa oscenità, che rischia di rimettere in discussione un accordo fragile, sia urgente che il Parlamento italiano discuta di ciò che accade, per cercare di far sì che il nostro Governo e la comunità internazionale, anche per iniziativa del nostro Governo, prendano misure per evitare che questo tragico scenario si ripeta.”
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