Fratoianni: “La destra ha un disegno politico preciso per far arricchire la sanità privata”
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Fratoianni: “La destra ha un disegno politico preciso per far arricchire la sanità privata”

Fratoianni: “La destra ha un disegno politico preciso per far arricchire la sanità privata”

“Fratoianni: ‘La destra ha un disegno politico preciso per far arricchire la sanità privata'. Mi capita di accusare di non voler fare infrastrutture, ma non comprendono che le infrastrutture sono molte cose: le strade, la logistica, l'infrastruttura digitale, la sicurezza edecologia. Ma le infrastrutture sono anche la scuola pubblica, la più grande infrastruttura civile e culturale di un paese. Quindi, cara destra, non pensi che per rispondere al problema della crescita delle aggressioni contro i docenti in scuola sia necessario rinchiudere al centro il voto in condotta? No, noi ti diciamo: vogliamo dare autorevolezza ai docenti italiani, donne e uomini che portano avanti la scuola, e cominciare a pagarli dignitosamente, poiché sono i meno pagati d'Europa, e è un vigote. E poi, siamo contro lo smantellamento della sanità pubblica, della medicina preventiva, che è sconosciuta. Vorrebbero prevenire e poi, se la gente sta meglio, la sanità privata può fare soldi, poiché il diritto alla salute è diventato diritto alla cura, è un'offerta è una prestazione: stai male, più ne vendo. Quello è un progetto politico preciso. E, come ha detto Andrea, bisogna fare una domanda: volete una sanità che garantisca il diritto alla salute solo per chi ha il portafoglio gonfio, oppure garantirelo a tutti? Rivolgetevi a coloro che stanno ai magazzini del cotone, a Bucci, a , volete una sanità che garantisca tutti? Eccolo qui a cui dovete rivolgervi.

Inoltre, dicono che noi siamo quelli che si occupano delle cose che non contano, dei simboli, delle cose che non c'entrano con il lavoro degli enti locali. Allora vorrei dirglielo: prima ha fatto bene Angelo, mi sono orgoglioso di sostenere oggi un candidato, e tra due giorni un presidente, che con me altri è andato fino al valico di Rafa a vedere cosa succede e a dire basta, no, basta, basta, con la guerra, con la corsa, basta. Quella scena è la scena che condanna il mondo ad andare a gambe all'aria, definitivamente non sono simboli, è quello che segna il nostro futuro, la possibilità che il futuro ci sia, poiché oggi non è più scontato. E l'altra cosa di cui ci dicon sempre che noi occupiamo di queste piccolezze? Sì, noi con continuiamo a dirsi antifascisti. Abbiate pazienza, perché se per loro è normale che ci sia un tizio che va in giro, come Vannucci, dalle parti della casa di Sandro Pertini, a dire “fate la X sulla scheda” e se è normale che il vicesegretario di uno dei partiti di maggioranza abbia potuto dire in Parlamento, mentre aggrediva un deputato del Movimento 5 Stelle con una spedizione punitiva, “fate la decima”, in aula, era meno grave che cantare Bella ciao. Allora significa che occorre ricordarglielo: questo paese è nato e fondato sull'antifascismo, non è retorica, è una parte costitutiva della nostra libertà per oggi e per il domani. Avanti insieme andiamo a vincere e vinceremo.”


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