Gabriele Corsi e il padre malato di Alzheimer: un racconto di fragilità e amore
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Gabriele Corsi e il padre malato di Alzheimer: un racconto di fragilità e amore

Gabriele Corsi e il padre malato di Alzheimer: un racconto di fragilità e amore

Il libro “Che bella giornata, speriamo che non piova” di Gabriele Corsi è un racconto toccante e autentico sulla malattia di suo padre, affetto da Alzheimer. Corsi, noto conduttore televisivo e radiofonico, si apre in modo profondo e sincero descrivendo il dolore e le sfide quotidiane che comporta il prendersi cura di un genitore affetto da una malattia così devastante.

L'Alzheimer ha iniziato a manifestarsi in suo padre alcuni anni fa con sintomi iniziali subdoli, come piccoli episodi di confusione. Gabriele ricorda che durante i primi test cognitivi suo padre era ancora capace di fregare medici risolvendo calcoli con grande lucidità, ma dimenticando dettagli banali come che giorno fosse. La situazione è degenerata velocemente, portando il padre a episodi allarmanti come quello in cui si è ritrovato sperduto sull'autostrada senza alcuna idea di come fosse arrivato lì.

Il libro non è solo un diario di questo doloroso viaggio, ma anche un omaggio alla figura di suo padre, ingegnere elettronico di grande talento e integrità morale. Gabriele ricorda con orgoglio le molteplici realizzazioni del genitore, tra cui l'invenzione di una macchina a infrarossi per la diagnosi non invasiva del tumore al seno.

Tuttavia, la malattia ha profondamente cambiato l'uomo che conosceva, rendendolo dipendente da cure continue e riducendo la sua capacità di interagire con il mondo. Gabriele descrive l'alternanza tra speranza e rassegnazione che accompagna chiunque abbia a che fare con questa malattia. Il titolo del libro, “Che bella giornata, speriamo che non piova”, nasce da un'osservazione fatta spesso dal padre di Gabriele, una frase semplice quasi banale che però racchiude la speranza quotidiana di un giorno tranquillo privo di complicazioni.

Il libro è anche un viaggio emotivo attraverso le sfide e le fragilità che accompagnano non solo la malattia del padre, ma anche il rapporto tra padre e figlio. Gabriele confessa che prima della malattia il rapporto con il padre non era sempre stato facile, e che spesso aveva desiderato più approvazione o un segno più tangibile di orgoglio da parte del padre. Tuttavia, negli ultimi anni prima che la malattia prendesse il sopravvento, ha avuto modo di sentire quell'orgoglio anche attraverso piccoli gesti.

Nonostante le difficoltà e il dolore, Gabriele Corsi trova la forza di andare avanti, consapevole che nonostante la malattia suo padre è ancora lì, a modo suo, con lui. Il libro è un omaggio alla figura del padre e un messaggio di speranza per chiunque si trovi a dover affrontare la malattia di Alzheimer.


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