Gad Lerner: “I nazionalisti dimostrano che si può essere antisemiti e sionisti allo stesso tempo”
Gad Lerner afferma che i nazionalisti sovranisti sono oggi ammiratori di Israele, anche se in passato furono strenui oppositori degli ebrei. Questo dimostra, a suo parere, come si possa essere antisemiti e sionisti nello stesso tempo. Lerner condanna gli esponenti di destra israeliani che alimentano il fanatismo e la guerra, contrariamente alla convivenza pacifica con i vicini. Egli ritiene che ciò sia legato alla tendenza a identificare l'islamizzazione della ricostruzione del Secondo Tempio e la creazione di un stato etnico omogeneo e discriminatorio.
Lerner evidenzia come il sionismo religioso sia una novità storica e che gli ebrei si siano sempre opposti a tale idea. Egli critica anche l'idea di considerare la Terra Promessa come sede della Promessa Divina e l'ebraismo monoteista, che si contrappone all'idolatria e all'idolatria del feticismo della Terra. Lerner afferma che ciò porta a una mistificazione dell'ebraismo e che lo stato di Israele non può esser salvo solo se viene fondato su basi etniche e religiose.
Inoltre, Lerner sostiene che l'opposizione tra gli ebrei non-religiosi e le minoranze, come accade in Israele, rappresenti un grosso problema, in quanto gli stati di frontiera sono fondati sulla religione, sul diritto di possesso e sulla cultura. In questo senso, non ci sarebbe progresso alcuno se non si trovare una soluzione che non discrimini le minoranze.
Lerner conclude affermando che ciò è legato al vecchio fondamentalismo ebraico e che l'ebraismo dovrebbe rivolgersi alla coesistenza pacifica con i vicini, come già previsto alla fondazione dello stato di Israele, e non alla ripresa di ideali ebraici primitivi. Egli sostiene che l'ebraismo monoteista è complesso e che non può essere confinato in ideologie politiche-reactive. Invece, è opportuno avere pietà per gli altri e sviluppare capacità militare, ma non fondare istituzioni sulla violenza e sull'”antisemitismo”.
La conclusione di Lerner è che lo stato di Israele non potrà esser salvo se non si troverà una soluzione democratica e democratica per convivere con i vicini, diversamente da quanto accaduto in passato con la Shoah.
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