gallo (‘il napolista’) commenta la chiamata tra il c.t. azzurro e simone inzaghi per chiarire…
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gallo (‘il napolista’) commenta la chiamata tra il c.t. azzurro e simone inzaghi per chiarire…

“Una volta il potere della Juventus, oggi è l'Inter il club più potente d'Italia. Spalletti se ne accorge” – “Il Napolista” commenta la tensione tra il tecnico azzurro e Simone Inzaghi dopo la sua frase sul caso- Ultras di San Siro (“Io so riattaccare il telefono”): “Marotta sa trattare con i media: in pubblico e dietro le quinte. E quando scoppia una grana, il suo lavoro sotterraneo si sente eccomo”.

Massimiliano Gallo, sul sito web “Il Napolista”, analizza la situazione attuale del calcio italiano e la gerarchia del potere all'interno del mondo del calcio italiano. Rievoca gli anni passati in cui la Juventus era il club più potente del paese, con un'organizzazione ricca di relazioni e influenze che permeavano tutta la struttura del calcio italiano.

Influenze e relazioni oligarchiche erano alla base del potere juventino, che guizzava solo in caso di bisogno. Si parlava di fascinazione per Gianni Agnelli, ma c'era anche un lavoro di diplomazia e “spin” (come dicono oggi) per mantenere la fedeltà nei confronti del club.

Oggi, la Juventus è lontana parente di quel sistema di potere. Il club ha perso peso specifico e la sua difesa pubblica è affidata a poco presentabili. Lo scadimento è evidente.

Il potere vero è quello silenzioso. Quando un individuo rappresentativo esce allo scoperto, vuol dire che è in difficoltà. È la regola aurea di Enrico Cuccia, per decenni signore del sistema bancario italiano. Non ha mai rilasciato un'intervista. Ed è la regola aurea della Democrazia Cristiana: una notizia smentita è una notizia data due volte. Si lavora nell'ombra.

Giuseppe Marotta, il grande tessitore, conosce bene questo mondo. Sa stare al mondo, sa trattare con i media, in pubblico e dietro le quinte. E quando scoppia una grana, il suo lavoro sotterraneo si sente eccomo. Basta osservare quel che sta accadendo con la vicenda Spalletti-Inzaghi.

Inzaghi, il ct della Nazionale, ha detto frasi condivisibili sulla telefonata tra sé e il capo ultras, ma la risposta dei rappresentanti istituzionali è stata scarsa. Il quotidiano Gazzetta dello Sport ha pubblicato un articolo sulle parole di Inzaghi, definendolo “ct col bazooka”, ma altri media hanno preferito tacerne il contenuto. La verità è che il calcio italiano è ormai divenuto un sistema chiuso, dove l'omertà è la regola.

Spalletti, il ct della Nazionale, ha commesso errori, ma è stato anche l'homme qui solo, da solo, fronteggiò la folla che contestava nell'estate precedente lo scudetto. E oggi, il silenzio sulle sue frasi è eloquente sia dell'imbarazzo del calcio italiano che non sa che pesci pigliare, non sa come muoversi e quindi fa finta di niente, si gira dall'altra parte; sia del potere dell'Inter, che oggi è un club che sa come muoversi, ha tifosi eccellenti pronti a dire la loro, abile a districarsi nelle maglie del potere.

Il potere è cambiato, e l'Inter è il nuovo protagonista. È un merito, sia chiaro. E stiamo riconoscendo un cambio nella gerarchia del potere. Lasciamo agli ingenui la libertà di credere che il calcio si decida esclusivamente durante i cento minuti delle partite.

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