Garlasco, Andrea Sempio a Roma con il suo team difensivo. L’avvocato: “L’impronta 33 non è sua”
Andrea Sempio e il suo team di difesa si sono incontrati nuovamente a Roma per discutere delle strategie da adottare nelle prossime settimane, in vista dell’udienza di chiusura dell’incidente probatorio prevista per il 18 dicembre.
All’incontro erano presenti Andrea Sempio, i suoi avvocati Liborio Cataliotti e Angela Taccia, la genetista Marina Baldi e il criminologo Armando Palmegiani.
Il team di difesa ha discusso sulla possibilità di presentare gli esiti di alcune analisi e di come formalizzare le proprie valutazioni scientifiche e giuridiche. Inoltre, hanno deciso di attendere le conclusioni del perito del giudice prima di presentare le proprie relazioni.
Il team di difesa ha anche discusso sulle tracce biologiche e sul DNA, in particolare sulla traccia 33, e ha affermato che non è possibile stabilire un profilo DNA attendibile a causa della degradazione delle tracce.
Inoltre, il team di difesa ha sottolineato l’importanza di considerare tutti gli elementi del caso e non solo il DNA, e ha ricordato che tutte le attività di indagine sono basate su elementi del 2007.
Infine, il team di difesa ha espresso perplessità sulla traccia 33 e ha affermato di essere a conoscenza di una giurisprudenza della Cassazione che stabilisce che sono necessarie almeno 15-17 corrispondenze per poter attribuire un’impronta a un soggetto.
In base a ciò, il team di difesa ritiene che l’impronta non sia attribuibile ad Andrea Sempio.

