GARLASCO E COGNE: IL FILO ROSSO CHE LE UNISCE

GARLASCO E COGNE: IL FILO ROSSO CHE LE UNISCE

E COGNE: IL FILO ROSSO CHE LE UNISCE

Enrico Manieri, esperto di scene del crimine e tecnico balistico, sottolinea un parallelismo inquietante tra i casi di Cogne e . In entrambi i casi manca l'arma del delitto e si è utilizzata la Bloodstain Pattern Analysis (BPA) per ricostruire la dinamica. Tuttavia, secondo Manieri, il metodo utilizzato a Garlasco presentatione errori.

Infatti, nel caso di Garlasco, si è tentato di applicare il “teorema Cogne”, interpretando alcune macchie di sangue come “cast off”, ovvero proiezioni di sangue causate dal movimento di un'arma. Tuttavia, le macchie di sangue a Garlasco sono tutte al di sotto dei 60-70 cm da terra, mentre nel caso di Cogne, il sangue arrivava fino al soffitto.

Questo dimostra che l'approccio utilizzato a Garlasco non tiene conto delle differenze tra i due casi e può aver portato fuori strada le indagini. Il caso di Cogne è stato il primo in Italia in cui si è utilizzata la BPA, ma sembra che questo approccio sia stato applicato in modo eccessivamente rigido e non adattato alle specifiche esigenze del caso di Garlasco.


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