Garlasco, il caso dell'impronta attribuita a Sempio. Repertata nel 2007 come inutile, nel 2020: “È dell'assassino”
Nel marasma della nuova inchiesta sulla nuova indagine sul delitto di Garlasco – in cui è indagato Andrea Sempio – deflagra l'attribuzione di un'impronta trovata nella taverna della villetta di via Pascoli, dove il corpo di Chiara Poggi fu trovato. Ebbene di questa impronta la numero 33 – secondo la consulenza del Ris di Parma del 2007 era priva di sangue. I carabinieri in camice bianco repertarono la traccia numero 33 sulla scena del crimine. La traccia fu testata sia con il combur test che con l'OBTI (test per l'identificazione del sangue umano). Il primo aveva dato esito “dubbio” e il secondo, più preciso, esito “negativo”. Quindi traccia “totalmente inutile ad un esame dattiloscopico”.
A distanza di 13 anni i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, che ora conducono…