GARLASCO, il dna y indica la familiarità, non identità
Armando Palmegiani, consulente della difesa di Andrea Sempio, ha chiarito nella puntata di “Incidente Probatorio” cosa emerge realmente dalla perizia Albani e cosa potrebbe essere interpretato in modo eccessivo. Secondo Palmegiani, la perizia è “molto precisa” nell’analizzare le due tracce di DNA estratte anni fa, che sono state ricondotte alla linea paterna di Sempio. Tuttavia, è importante notare che il DNA Y non indica un’identità certa, ma solo una familiarità genetica, poiché può essere condiviso anche da rami familiari molto antichi.
Palmegiani ha spiegato che la perizia Albani ha analizzato due tracce di DNA presenti su due dita e le ha ricondotte alla linea paterna di Andrea Sempio. Tuttavia, ha anche sottolineato che il DNA è parziale e degradato, il che significa che non tutti i dati sono disponibili. Nonostante ciò, 12 punti del DNA sono in comune, il che indica una familiarità genetica.
Palmegiani ha anche chiarito che il DNA Y non identifica un cognome specifico, ma solo una linea paterna. Ha fatto un esempio per spiegare che se un antenato avesse avuto una relazione con un’altra famiglia, potrebbe esserci una condivisione del DNA Y, anche se i cognomi sono diversi.
In sintesi, la perizia Albani indica una familiarità genetica tra le tracce di DNA e la linea paterna di Sempio, ma non prova l’identità certa di Andrea Sempio. Il DNA Y è solo uno degli elementi da considerare e non può essere utilizzato come prova definitiva.

