GARLASCO, IN ATTESA DEL 18 DICEMBRE

GARLASCO, IN ATTESA DEL 18 DICEMBRE

GARLASCO, IN ATTESA DEL 18 DICEMBRE

La trasmissione discute il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, una giovane donna uccisa a Garlasco nel 2007. Il maresciallo Marchetto, presente in studio, ha raccontato la sua versione dei fatti e ha sostenuto che i verbali che lo accusavano di aver mostrato una foto del corpo di Chiara Poggi ad Alberto Stasi, l’uomo condannato per l’omicidio, erano falsi.

L’avvocato Viola ha sottolineato che, anche se la foto fosse stata mostrata a Stasi, ciò non avrebbe inciso sull’iter giudiziario, poiché le prove contro Stasi erano già schiaccianti. La dottoressa Todaro, criminologa e psicopatologa forense, ha concordato con l’avvocato Viola e ha sottolineato l’importanza di considerare tutte le prove e non solo i dati concreti.

Il dottor Palmegiani, criminologo, ha criticato la gestione delle indagini e ha sostenuto che il caos e la confusione hanno portato a errori e omissioni. Ha anche sottolineato l’importanza di considerare la scena del delitto e le prove fisiche.

Il maresciallo Marchetto ha risposto alle domande dei telespettatori e ha sostenuto di non aver mai visto la bicicletta delle sorelle K e di non aver avuto dubbi sulla versione di Stasi. Ha anche sottolineato che gli errori commessi durante le indagini non sono stati solo di natura tecnica, ma anche di natura umana.

La trasmissione ha anche discusso la possibilità che le indagini siano state condotte in modo non adeguato e che ci siano stati errori volontari o dovuti alla poca formazione. Il dottor Palmegiani ha sottolineato l’importanza di considerare la prova del computer di Stasi e di averla presa subito, prima di controllare cosa ci fosse all’interno.

La trasmissione si è conclusa con una discussione sulla parola “pass” utilizzata da Florinda, che ha sottolineato l’importanza di rimanere fermi e non ipotizzare nulla fino a quando non ci saranno nuove prove.


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