GARLASCO, TRA ACCUSE DI CORRUZIONE E RICERCA DELLA VERITA'
Il dibattito verte sul delitto di Garlasco e sulla figura di Venditti, un magistrato implicato in una vicenda di corruzione. L'avvocato Taormina sostiene che la richiesta di trasferire il processo per l'omicidio di Chiara Poggi a Brescia non ha fondamento, poiché Venditti è già giudicato a Brescia per la corruzione e non c'è connessione tra i due reati.
Il professore Velardi aggiunge che se si fosse occultato l'omicidio di Chiara Poggi, allora il trasferimento del processo sarebbe ipotizzabile, ma in questo caso si tratta di corruzione e non di occultamento di un reato.
La dottoressa Sellitto interviene sottolineando che se un privato cittadino non è soddisfatto del lavoro di un avvocato o di un magistrato, non può semplicemente chiedere di essere sostituito, poiché ci sono delle linee guida e dei controlli che devono essere seguiti.
Il professore Velardi ribadisce che il problema è l'etica e la deontologia, poiché se un magistrato si lascia corrompere, allora c'è un problema di fondo che va affrontato.
La discussione prosegue con l'analisi della vicenda di Venditti e delle possibili implicazioni di corruzione e immoralità all'interno del sistema giudiziario italiano. Il conduttore del programma sottolinea che il 61% degli italiani ha sfiducia nella giustizia e che questo è un quadro che spiega tutto.
In sintesi, il dibattito verte sulla vicenda di corruzione di Venditti e sulle possibili implicazioni per il sistema giudiziario italiano, con una discussione approfondita sulle questioni di etica, deontologia e controllo all'interno del sistema.
