GARLASCO, un delitto oltre i limiti del tempo
Il caso Garlasco presenta un nodo critico: il tempo. Sono stati conteggiati 23 minuti totali, di cui 22 per arrivare a piedi a casa Poggi e solo 1 minuto per uccidere Chiara, occultare il corpo, smontare e lavare un sifone, rimontarlo e persino bere un Estathé. Questa sequenza appare quasi surreale e richiederebbe doti soprannaturali.
Due aspetti interessanti emersi dalle discussioni sono:
1. L’avvocato Compagno ha sottolineato l’importanza dell’Estathé, che tuttavia aggiunge un ulteriore ostacolo alle già problematiche doti soprannaturali di Alberto Stasi. Bere un Estathé richiede dai 2 ai 5 minuti, riducendo ulteriormente il tempo disponibile per compiere gli altri atti.
2. I legali Poggi hanno rivelato che Andrea Sempio non frequentava la casa Poggi, contraddicendo precedenti affermazioni secondo cui era una presenza costante. Ciò solleva interrogativi sulla presenza del DNA di Andrea Sempio in relazione alla linea paterna e come sia finito lì, se per via diretta, indiretta o per contaminazione, considerando che non frequentava la casa.
