Gasparri contro la corte penale: “Buffonata”. E a Renzi: “Pinocchio”
Gasparri attacca la Corte penale internazionale, definendola “una buffonata”. Critica anche Renzi, chiamandolo “Pinocchio” e accusandolo di aver dato del vile al presidente del Consiglio. Gasparri sostiene che la Corte penale internazionale non ha credibilità, poiché il procuratore Karim Madkh è stato avvocato di personaggi ricercati per crimini internazionali.
Gasparri si lamenta dell'effetto “cikita” della Corte penale internazionale, che ha emesso un ordine di arresto contro il libico Gaddafi, ma non lo ha arrestato. Invece, Gaddafi è stato libero di girare per l'Europa con il “bollino blu” che gli consentiva di essere fermato e controllato, ma non arrestato.
Gasparri accusa la Corte penale internazionale di essere ingiusta e di non difendere la sicurezza internazionale. Sostiene che la sicurezza nazionale è un interesse nazionale di alto livello e che l'Africa è il principale incubatore del terrorismo internazionale.
Gasparri difende il governo italiano e il ministro dell'Interno, Marco Minniti, accusando la sinistra di aver fatto accordi con la Libia e di aver permesso l'ingresso di sindaci del Fezzan al Viminale. Sostiene che il governo italiano deve difendere gli interessi dello Stato e la sicurezza dei cittadini.
Gasparri conclude accusando il procuratore della Repubblica di Roma di aver attentato alla sicurezza dello Stato pubblicando atti riservati negli atti giudiziari e chiedendo al governo di difendere la sicurezza dell'Italia.
