Gaza, Delia (Global Sumud Flotilla): “Flotta così grande idea inedita, rappresentanti da 44 paesi”
Maria Elena Delia, coordinatrice italiana della Global Sumud Flotilla, ha spiegato l'idea e gli obiettivi di questa iniziativa, che consiste nel creare una grande flotta di barche per raggiungere la Striscia di Gaza e sfidare l'assedio israeliano. L'idea è nata dopo la Global March to Gaza, che non è riuscita a raggiungere il valico di Rafah a causa della chiusura da parte di Israele.
La flotta sarà composta da decine di barche con persone provenienti da 44 paesi diversi e avrà una valenza politica forte, con l'obiettivo di riaprire un corridoio umanitario e porre fine al genocidio della popolazione di Gaza. La missione avrà anche un carico di aiuti umanitari, ma l'obiettivo principale è fare pressione sui governi per porre fine all'assedio e al blocco illegale della Striscia di Gaza.
Delia ha sottolineato che l'assedio alla Striscia di Gaza è iniziato nel 2006 e che la situazione è diventata ancora più drammatica dopo gli attacchi del 7 ottobre. Ha anche evidenziato che la narrativa che descrive la situazione come nata dopo gli attacchi del 7 ottobre è falsa e che la verità è che la Striscia di Gaza è stata bloccata come una prigione a cielo aperto per anni.
La Global Sumud Flotilla ha ricevuto un sostegno più grande del previsto e Delia crede che questo sia dovuto al fatto che hanno intercettato un bisogno reale di sentirsi parte di qualcosa e di provare a fare qualcosa per porre fine alla situazione drammatica della Striscia di Gaza. L'obiettivo della flotta è di aprire i corridoi umanitari, di dare un segnale di solidarietà alla popolazione di Gaza e di porre fine al genocidio che sta subendo.
