Georgia, Kobakhidze minaccia rappresaglie dopo le proteste

Georgia, Kobakhidze minaccia rappresaglie dopo le proteste

Georgia, Kobakhidze minaccia rappresaglie dopo le proteste

La Georgia vive momenti di alta tensione dopo le proteste elettorali a Tbilisi. Il Primo Ministro Irakli Kobakhidze ha minacciato oggi rappresaglie contro l'opposizione a seguito del tentativo di irruzione nel palazzo presidenziale, respinto dalla polizia. Decine di migliaia di manifestanti filoeuropei si erano radunati ieri nel centro di Tbilisi per protestare contro il governo nel giorno delle elezioni locali, boicottate da parte dell'opposizione e vinte dal partito al governo «Sogno Georgiano». Durante gli scontri, la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni e idratanti, mentre i manifestanti hanno eretto e incendiato barricate. «Diverse persone sono già state arrestate, principalmente gli organizzatori del tentato rovesciamento del governo. Nessuno rimarrà impunito», ha dichiarato Kobakhidze, sottolineando che molti altri rischiano condanne. In precedenza, il premier aveva definito le proteste come un «tentativo di colpo di stato» e le aveva attribuite a presunti servizi segreti stranieri, senza però fornire nomi. Kobakhidze ha annunciato l'intenzione di neutralizzare completamente il principale partito di opposizione, il Movimento Nazionale Unito (UNM) guidato dall'ex presidente Mikhail Saakashvili, attualmente in carcere. Il Ministero dell'Interno georgiano ha aperto un'indagine per «appelli al violento rovesciamento dell'ordine costituzionale» e ha arrestato cinque leader delle proteste, che rischiano fino a nove anni di carcere.


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