Gianmarco Tamberi: «Non avere rapporti con mio padre lo considero un fallimento. Solo a casa di mia moglie Chiara ho visto cos'è l'amore»
«Ciò che mi ha sempre spinto a superare l'ultimo salto è la paura della sofferenza che mi arriva dal non esserci riuscito». Al campione di salto in alto Gianmarco Tamberi, intervistato da Francesca Fagnani nella trasmissione Belve, basta una frase per riassumere le gioie e i dolori che sono nella vita di un campione.Dietro quella che definisce l'ossessione per la vittoria, dietro la preparazione meticolosa che ogni volta lo trasforma profondamente nel fisico, non c'è però un amore smodato per quello sport che pure pratica con tanta determinazione: «Ho giocato a basket fino a 17 anni. Lo amavo, lasciarlo è stato un dispiacere enorme. Facevo anche salto in alto, mi riusciva molto bene ma non mi piaceva. Tuttora amo di più la pallacanestro. Se avessi continuato forse sarei…