Gianna Nannini e Sei nell'anima: cosa manca?
Sei nell'anima ‒ il biopic su Gianna Nannini diretto da Cinzia TH Torrini, uscito in questi giorni su Netflix e con Letizia Toni nella parte della cantante ‒ soffre di tutti i problemi strutturali di cui soffrono i biopic sui musicisti, comprese le produzioni internazionale. È piacevole, scorre ed è avvincente, ma ha i soliti inciampi: è difficile stare in equilibrio tra interpretazione e imitazione del protagonista (più che somigliarci, serve che dia le stesse vibrazioni, no?), e certe carriere non si comprimono in due ore scarse di pellicola, così tutto corre, i dialoghi servono per orientarsi nel tempo e nello spazio e diventano didascalici, quasi degli spiegoni, con la necessità di restituire un personaggio, un sentimento, un'epoca, in poche battute. E poi la musica: la…