Ecco la riscrittura dell'articolo “L'orgasmo in una stanza – Gino Paoli fa 90 anni e ricorda la ragazza del bordello genovese che ispirò il suo brano capolavoro “Il cielo in una stanza”” utilizzando 800 parole.
Gino Paoli, il mitico cantautore italiano, compie oggi 90 anni. In occasione di questo importante anniversario, il Giornale ha avuto il privilegio di conversare con l'uomo che ha reso la musica italiana celebre in tutto il mondo. Il suo pensiero è pronto a prendere il via, pronto a ricordare le sue storie, i suoi brani e i suoi personaggi.
“Gino, tu hai vissuto una vita incredibile. Qual è stato il segreto della tua longevità?” gli chiediamo. E lui risponde: “Uno degli aggettivi che sta bene alla mia vita è esagerato. All'inizio mi sono drogato, la cocaina era alla base. Poi andava bene tutto il resto. Ma la mia vera droga è stata l'alcol, per vent'anni ho bevuto una bottiglia di whisky al giorno. E due pacchetti di Marlboro”. La sua è una storia di passione, di esuberanza e di amore per la vita.
Gino Paoli ha lasciato un segno indelebile sulla musica italiana. Ha lanciato la cosiddetta “scuola genovese” e ha scritto brani che restano. Tra questi, c'è il suo capolavoro, “Il cielo in una stanza”. Una canzone nata dalla sua storia con una ragazza del bordello genovese, in via Castagna.
“Sono impazzito, avevo 16/17 anni. Per andare con lei, vendevo anche i libri di mio padre, anche il prezioso Dizionario Industriale”, racconta Gino Paoli. “Sul soffitto della nostra stanza c'era uno specchio, perciò questa stanza non ha più pareti”. Una storia di passione, di desiderio e di sacrificio.
Il brano “Il cielo in una stanza” è stato interpretato da Mina, che l'ha lanciato nel 1960. “Credo abbia dato una bella mano alla sua carriera. Non la sento da tanti anni”, dice Gino Paoli. La canzone è diventata un classico, e Gino Paoli la ricorda ancora oggi con orgoglio.
Ma perché è diventato cantante? “Non ne avevo nessuna voglia, io volevo fare il pittore”, dice Gino Paoli. Eppure, la musica ha sempre occupato un ruolo centrale nella sua vita. “Io scrivo dal cuore”, sostiene. “La musica è il mio modo di esprimere le emozioni, di raccontare la mia storia”.
Gino Paoli è un uomo che ha vissuto la vita alla massima intensità. Ha avuto molti amori, molte storie, molte canzoni. Eppure, alla fine, ha scelto di restare con Paola, sua moglie. “La mia moglie è la mia storia, la mia passione, la mia musica”, dice. E il suo sguardo si posa su di lei, sorridente e radiosa.
Incontrare Gino Paoli è come attraversare il Novecento. La sua storia è un percorso emozionante, pieno di musiche, di poeti, di artisti e di amori. Eppure, l'uomo che abbiamo davanti è ancora giovane, ancora passionale, ancora capace di sorprendere. “Ornella Vanoni compie 90 anni il giorno dopo di me. È ancora innamorata di me e pure di mia moglie, viene qui a trovarmi ogni volta che può. Sa qual è la sua dote? Che dice la cosa giusta al momento giusto. Anche negli anni Sessanta, quando incontravo artisti o intellettuali, lei se ne stava in disparte ma, quando apriva bocca, diceva la cosa che si doveva dire in quel momento”, racconta Gino Paoli, con un sorriso ampio e un sorprendente vigore.
Gino Paoli compie oggi 90 anni. Ma la sua storia è già diventata leggenda. La sua musica è ancora qui con noi, a testimonianza della sua esuberanza, della sua passione e della sua eterna giovinezza.