Giò Di Tonno: «Lola Ponce non mi manca, non siamo diventati i nuovi Jalisse. Sanremo? Più emozionante sentire Cocciante dopo Notre Dame de Paris»
Dal Quasimodo di “Notre Dame de Paris” ad Athos nei “Tre Moschettieri”: per Giò Di Tonno una nuova avventura in musical, diretto da Giuliano Peparini e in scena al teatro Brancaccio di Roma, dove fino al 16 marzo il sipario si alzerà su questa nuova versione del classico di Alexandre Dumas.
Un romanzo che ha sempre colpito la fantasia dei ragazzi: anche la sua?
«Confesso che i tre moschettieri non erano i miei idoli da piccolo, li ho scoperti dopo, in età più avanzata – risponde Giò Di Tonno a ‘Leggo' – Da piccolo a Carnevale mi travestivo da Zorro, che però anche lui sapeva benissimo tirar di spada. Diciamo che la scherma era nel mio destino, prima o poi…