GIORGIA MELONI ATTACCA: “LA SINISTRA CONTRO DI NOI PERCHÈ SA CHE I PIÙ FORTI SIAMO NOI”
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GIORGIA MELONI ATTACCA: “LA SINISTRA CONTRO DI NOI PERCHÈ SA CHE I PIÙ FORTI SIAMO NOI”

ATTACCA: “LA SINISTRA CONTRO DI NOI PERCHÈ SA CHE I PIÙ FORTI SIAMO NOI”

attacca: “La sinistra contro di noi, perché sa che i più forti siamo noi”.

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Ora, sul tema del progetto presidenziale, non capisco la posizione della sinistra, a vari livelli. Ma se il progetto è considerato inutile, se il progetto è considerato ridicolo, allora perché tutta quest'energia per blocarlo? Non sarà forse che l'energia si muovendo nel tentativo di bloccarlo proprio perché si capisce che il progetto potrebbe avere un'efficacia straordinaria? E per quelli che hanno sostenuto la tesi che noi dobbiamo accogliere tutti, il progetto è preoccupante perché io lo penso.

Stamattina, scopriamo ancora una volta che la proposta del PD sono le RID distribuzioni. E vabbè. Io vengo a dire che lo sappiamo da tempo. Io non sono d'accordo su questo; ho sempre pensato che noi non possiamo pretendere di risolvere un problema che abbiamo tentando di scaricarlo sugli altri. Non penso che l'unico modo per lavorare in modo unitario in Europa, facendo un lavoro che non ha vinti e non ha vincitori, sia lavorare sulla dimensione esterna.

L'ho sempre pensato, lo continuo a pensare. Quello che ho detto al primo Consiglio Europeo pare abbia convinto qualcuno nel corso degli ultimi due anni. Ma mi stupisco perché il collega Orfini dice che le RID distribuzioni sono fallite il governo. Guarda, non è che sono fallite quando siamo arrivati noi, erano già fallite. Non dico lei saprà che le 3.000 persone che erano in Italia e che dovevano essere distribuite tra i nostri partner alla fine era finita che la Francia ne aveva Parese 30 e la Germania 57. Quindi forse non è un problema legato a questo governo, è un problema legato a un dibattito che è stato molto formale, molto ideologico. Ma non ha portato a risultati e io voglio arrivare ai risultati.

Sul tema dei paesi sicuri, non c'è nessun paese sicuro. La Libia non è sicura, l'Egitto non è sicuro, il Bangladesh non è sicuro, la Tunisia non è sicura, l'Iran non è sicuro. E noi non siamo nella condizione, secondo il vostro punto di vista, vigente il piano Matteo. Non va bene anche se cerchi di lavorare sullo sviluppo africano, di aiutare i paesi africani a vivere e processare delle risorse che hanno anche questo non va bene. L'opposizione ha fatto anche su questo; l'opposizione ha detto: “Si sbracciata contro un'iniziativa che invece io penso sia di interesse italiano. Quindi io francamente sono consapevole che ci sono dei problemi da risolvere in molti paesi africani. È quello che stiamo cercando di fare anche col nostro aiuto e penso che almeno su questo avremmo dovuto essere d'accordo.

Ma il mio punto di vista è: chiaramente se nessun paese è sicuro, compreso Bangladesh, compagnia cantante, nessun paese sicuro. Sicuramente nessun paese sicuro nel Nord Africa. Quindi noi non possiamo rimpatriare nessuno, non possiamo fermare nessuno e penso che alla fine la soluzione del PD sia quella di: “magari non facciamo il ponte sullo stretto tra e , possiamo fare un bel ponte tra la e il Nord Africa, far arrivare tutti, solo che lo farete voi quando sarete al governo. Io non intendo farlo e continuerò a lavorare per fermare l'immigrazione illegale di massa.

Le ultime due cose per il collega Ricciardi sull'Ucraina: io non ho letto, confessando di non averlo ancora letto. Da quello che lei diceva da quello che posso immaginare, presumo che il collega Crosetto non parlasse di mandare dei militari a combattere in Ucraina. Immagino perfetto. Presumo che il collega Crosetto abbia detto che se ci sarà una pace e ci dovesse essere richiesto il contributo della comunità internazionale per garantire quell'accordo, noi siamo disposti a fare la nostra parte. Quindi la prego da una parte chiedete pace. Siamo due anni che chiedete pace. Chiedete a ogni condizione, poi quando qualcuno dice “siamo pronti a andare a costruire la pace” non va bene. Insomma mi pare che ci siano obiettivi delle contro-dichi e abbastanza evidenti in questo ragionamento e la seconda cosa permettamelo. Era forte, c'eravate voi davanti ai cancelli di Stellantis. Sì, c'eravate voi quando il governo Conte ha deciso di non utilizzare i poteri speciali per fermare l'operazione di fusione tra Freat Kler e Peugeot. Facciamo che c'eravate voi è stato garantito con i soldi dello Stato Italiano un prestito da 6,5 miliardi e mezzo e ci si è detto che in cambio sarebbero stati mantenuti i livelli occupazionali e la produzione in Italia. Quello che è accaduto l'anno dopo è che Fiat-Chis Stellantis staccassero 5,5 miliardi e mezzo di dividendi per i soci. Questo è successo quando c'eravate voi, c'eravate voi quando la non era in grado di difendere gli interessi nazionali. Qundo il tempo per fortuna è finito”. [Applauso]


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