Giorgia Meloni, la regina del dribbling che mette d'accordo gli alleati mentre Schlein insiste sull'isola che non c'è
La funambola e l'espatriata. Come in un gioco di specchi, l'equilibrismo di Giorgia Meloni si riflette sul procedere incerto della sua alter ego preferita, Elly Schlein, la segretaria che rispolvera “la fantasia al potere” e lo splendido isolamento. La giornata delle sliding doors di Palazzo Madama (nostalgia canaglia) inizia con l'audizione di Mario Draghi davanti alle commissioni sulla competitività, e prosegue con l'arrivo della presidente del Consiglio (e di tutti i suoi ministri, escluso uno, Matteo Salvini, impegnato a Varsavia) per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Tra colpi da maestro, giochi di prestigio e concessioni all'amico americano.
Il discorso
“Rafforzare le nostre capacità di Difesa significa occuparsi di molte più cose rispetto al…