Giorgia Meloni ZITTISCE IL GIORNALISTA IN CONFERENZA STAMPA: “MAI PARLATO CON Elon Musk DI SPACEX”
Giorgia Meloni, FONDO IL GIORNALISTA IN CONFERENZA STAMPA: “NESSUNO HA PARLATO CON Elon Musk DI SPACEX”
“A presto da Italia News. La chiedo di iscrivarsi al canale e di attivare la notifica per non perdere nessun aggiornamento. Mettetevi comodi, poiché le notizie di oggi sono davvero imperdibili. Lei ha mai parlato direttamente con Elon Musk di SpaceX? E poi, volevo capire quali garanzie lei potrebbe dare al riguardo della sovranità tecnologica e delle reti, in relazione alla protezione di dati e comunicazioni sensibili che potrebbero essere affidate a un soggetto unico straniero, con un potere non solo economico, ma anche politico, vista l'approvazione come incarico nell'amministrazione Trump.
Sono colpita da come alcune notizie false rimpallino e diventino il centro del dibattito e continuino a essere discusse anche dopo essere state smentite, come il fatto che sia stato firmato un contratto tra Space X su questo tema. In questo caso, non parlo soprattutto dell'opposizione, non so se altri siano abituati ad utilizzare il pubblico per fare dei favori agli amici, ma sicuramente non è il mio costume. Io valuto gli investimenti stranieri con un'unica lente, quella dell'interesse nazionale, non delle amicizie o delle idee politiche di chi eventualmente deve investire.
La domanda allora è se Spacex abbia illustrato al governo una tecnologia che consente di comunicare in sicurezza a livello nazionale, soprattutto a livelloplanetario, ovvero garantire comunicazioni sicure nel rapporto con le nostre sedi diplomatiche e per esempio con i nostri contingenti militari all'estero, informazioni e comunicazioni che lei capisce sono molto delicate.
Il metodo è quello di valutare l'interlocuzione e, all'esito di quella valutazione, se la cosa è di interesse, pone nelle sedi competenti. Nel caso specifico di questo, poiché capisce benissimo la delicatezza del tema, gli ambiti con cui confrontarsi sono molti, dalla maggioranza al Parlamento.
Noi siamo nella fase di valutazione ed è per questa ragione che non capisco tutta l'insomma le accuse che sono state rivolte e le dico di più, neanche io personalmente ho le idee chiare su questa vicenda. Ciò che dice lei è corretto: si tratta di mettere in sicurezza alcune comunicazioni molto sensibili e delicate, parlando con un soggetto che è tecnologicamente il soggetto più avanzato per fare questo lavoro, poiché non ci sono alternative e soprattutto, rispetto al tema del privato, non ci sono alternative pubbliche.
Ecco, si tratta di mettere seppure temporaneamente, per poi potremmo aprire un dibattito e forse avremmo dovuto aprire sul perché non, e l'Europa, perché questo è un problema europeo. Arrivati non sono arrivati in tempo a immaginare delle tecnologie pubbliche che fossero in grado di mettere in sicurezza queste comunicazioni, ma questo è un dibattito da rimandare per un'altra volta.
In ogni caso, si tratta di mettere seppure temporaneamente, per poi potremmo aprire un dibattito e forse avremmo dovuto aprire sul perché non, e l'Europa, perché questo è un problema europeo. Ci si sta lavorando e forse domani ci saranno dei soggetti pubblici che saranno in grado di garantire la protezione di queste comunicazioni. Ma oggi, non ci sono. Ecco, il dilemma è questo: si tratta di un soggetto privato, o l'alternativa non è avere una protezione di questi dati. Questo è il dilemma e le dico di più, questo in un dibattito serio sarebbe il tema del quale dobbiamo discutere.
Scegliamo tra due scenari che non sono chiaramente e sicuramente ottimali. Questo è il dibattito che secondo me va aperto e sul quale io sono Laica. Certo devo porre la questione, perché, se domani quelle comunicazioni finiscono nelle mani sbagliate, il governo ne è responsabile e non posso fare finta che il problema non esista. Questo è l'ordine della questione e questo è lo stato delle cose di come penso che si debba procedere. Basta”.