Giorgia parla di Meloni e Berlusconi: Ho pagato per questo. A cosa si riferiva la cantante
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Giorgia parla di Meloni e Berlusconi: Ho pagato per questo. A cosa si riferiva la cantante

Giorgia parla di Meloni e Berlusconi: Ho pagato per questo. A cosa si riferiva la cantante

Giorgia parla di Meloni e Berlusconi: ho pagato per questo

Giorgia Todrani, la famosa cantante e conduttrice televisiva, ha condiviso una recente intervista a Vany Fair, rivelando che ha pagato il prezzo per le sue opinioni e prese di posizione politiche. La cantante non si è solo limitata a parlare di sue simpatie e contro, ma ha anche spartito episodi dellonti il suo ruolo di figura pubblica e il prezzo della libertà di esprimersi.

, la presidente del Consiglio dei ministri, è stato tra gli argomenti toccati dalla cantante. Ricorda la polemica suscitata dalle parole “Chiama Giorgia”, pronunciata poco prima delle elezioni europee e diventata un mem e sul social media. “Io non mi ero espresso su quel tema perché, come mi disse Giorgio Scermonze, si tratta di un'argomento delicato e anche molto rischioso commentarne. Mi fingevo morta”. L'ironia del nome della cantante – Io sono Giorgia, frase che divenne una sorta di emote sul social media- le fece ricordare il Meme proprio per questo nome.

Meno noto è però l'aneddoto che la cantante confida sulla scelta del proprio nome: suo padre aveva scelto proprio Georgia, come si evince dalla canzone Georgia on My Mind dei Charles, ma l'annuario non lo accettò poiché “era straniero”, così Giorgia non finì per essere associata proprio a Meloni, nome che gli sarebbero stati legati forti legami.

I criticati attacchi verbali sono stati tra le esperienze negitive della cantante, peraltro ammirettura il suo aperto sostegno su questioni “scomode” come il cosiddetto Ponte. Parlava di questo topic circa 15 anni prima che il partito dell'ex ministro Salvini ci facesse caso. Nonostante Berlusconi fosse allora all'apice della potenza in quel momento, Giorgia esprimeva le proprie opinioni su quesiti “scomode”. “In quel periodo”, spiega Giorgia, “quando Silvio era una figura molto influente in , esporsi su certi argomenti poteva avere conseguenze. Ho pagato per questo”. La libera espressione non fu priva di preoccupazioni, critiche e sensazione di essersi trasformata in una “criteri politici”.

Accenna anche al suo passato sostegno al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. “Ho sempre apprezzato alcune persone, ho creduto nel progetto, ne evoi anche partiti”. Ma alla fine del conto, è intervenuta la delusione. Inoltre la cantante ha evidenziato il declino del dibattito politico in Italia e lamentato la riduzione dei confronti a similitudine di party.

Il problema, Seconda Giorgia, “è che anziché discutere di idee ci si divide in partiti e casachetto”. In questo sentido, la sua dichiarazione è ancora una volta il segnale del fatto che la cantante non ha paura di esprimere le sue opinioni, anche al costo di pagarne le conseguenze.


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