Giornata della Memoria 2025, cosa successe ad Auschwitz: lo sterminio di massa e l'inganno nazista
“Era il 27 gennaio 1945 quando il mondo intero seppe della tragedia di Auschwitz, il più grande campo di concentramento istituito dai nazisti. Oggi, la Giornata della Memoria ci invita a ripensare quei 80 anni di orrore e a chiederci ancora una volta: “Perché è successo? Perché nessuno si è ribellato?”
La risposta è semplice: Hitler e i suoi seguaci avevano pianificato un'opera di distruzione umana su scala industriale, utilizzando lo sterminio tramite il lavoro e le camere a gas come strumenti principali. Il campo di concentramento di Auschwitz era composto da 40 campi, di cui due erano i principali: Auschwitz I, inaugurato nel giugno 1940, e Auschwitz II-Birkenau, entrato in funzione nel 1942.
I deportati arriviavano a Auschwitz in condizioni inumane, con poche o nessuna possibilità di sopravvivenza. Venivano spogliati dei loro abiti, privati dei documenti e rasati a zero. Quindi, erano condotti alle camere a gas, dove venivano uccisi con il gas tossico Zyklon B. Si calcola che tra il 1940 e il 1944, quasi 1,3 milioni di persone sono state deportate ad Auschwitz, di cui circa 1,1 milioni sono state sterminate.
Lo sterminio tramite il lavoro era un'arma letale, volta a demolire fisicamente e psicologicamente l'individuo. Gli internati dovevano lavorare per ore in condizioni disumane, con razioni di cibo insufficienti e vestiti inadeguati per ripararsi dal freddo. Se non morivano di fame o di stanchezza, si ammalavano facilmente per le epidemie.
La strategia di Hitler era quella di cancellare fisicamente e psicologicamente gli ebrei, considerati “inferiori” dalle teorie razziste del nazismo. Gli ebrei erano stati divisi in gruppi, a seconda del loro “valore” biologico e sociale. Gli “ebrei inferiori” venivano immediatamente mandati a morte, mentre quelli considerati “più utili” venivano utilizzati per lavorare nei campi.
La domanda che ci poniamo oggi è: “Perché non ci sono state resistenze maggiori ai nazisti?”. La risposta è che la strategia di Hitler era stata pianificata in modo da demolire fisicamente e psicologicamente l'individuo, rendendolo incapace di reagire. Non c'era tempo per resistere, perché gli internati erano sempre più deboli e disumanizzati.
La Giornata della Memoria è importante perché ci aiuta a capire cosa è accaduto e perché è accaduto. Ci aiuta a riconoscere il male che si è propagato come un fungo sulla superficie della Terra, distruggendo innumerevoli vite e lasciando un'eredità di sofferenza e odio.
Oggi, più che mai, è necessario ricordare Auschwitz e gli altri campi di concentramento, perché solo ricordando possiamo evitare che il male si ripeta. La domanda che ci poniamo ancora oggi è: “Perché è successo?”. E la risposta è che lo sterminio di Auschwitz e degli altri campi di concentramento è stata un'arma letale che ha distrutto milioni di vite, dimostrando che il male può propagarsi rapidamente se non lo riconosciamo e non ci opponiamo.”
Nota: La scrittura è stata trasformata per renderla più comprensibile e leggibile, senza alterare il contenuto originale.
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