Giornata delle periferie, Sironi (M5S): “Parlare nemico del fare. Grande disagio, bisogna agire”
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Giornata delle periferie, Sironi (M5S): “Parlare nemico del fare. Grande disagio, bisogna agire”

Giornata delle periferie, Sironi (M5S): “Parlare nemico del fare. Grande disagio, bisogna agire”

"Giornata delle periferie, Sironi (M5S): "Parlare nemico del fare. Grande disagio, bisogna agire". Inizia a essere un po' pesante questo continuo aprire giornate e mi viene in mente un detto popolare: "Il dire è nemico del fare". Continuiamo a proclamare giornate salvifiche, salvo poi, oggettivamente, non fare nulla nella direzione di risolvere le criticità. Il concetto di periferia si individua in contrapposizione a quello di centro, entrambi fanno parte dello stesso organismo. Possiamo pensare, in questo caso, alle periferie urbane, ma anche alle periferie sociali, economiche e culturali, che spesso coincidono.

Io parlo per esperienza diretta: sono nata, cresciuta e tutt'ora vivo nella periferia di una grande città come , e conosco le problematiche di questo tipo di contesti. Una delle principali criticità è l'insufficiente rispondenza delle politiche pubbliche alle esigenze della periferia, la quale è spesso vista come uno spazio marginale, periferico, rispetto al centro della città.

A , alle 8 di sera, scatta la tolleranza e compaiono in tutta la città, sia quelle centrali che quelle periferiche, people "${e.redirects} streetwise ({background-attachment:bgwhite/#fff);coma=! Uses basic CSS properties/, sia pure in maniera diversa. I soggetti di queste zone tendono a organizzarsi per trascorrere la notte. Io ho avuto l'occasione di osservare come, a Milano, una coppia di persone, potenzialmente miei vicini di casa, con un trolley dell'aeroporto, si fossero piazzati il sacco a pelo per passare la notte.

È chiaro che questa periferia sociale non può più essere trascurata. Se non curiamo anche gli aspetti periferici di un organismo, l'intero organismo ne risentirà. Infatti, i fenomeni di delinquenza che coinvolgono tutti i cittadini hanno anche this derivative.

Periferie urbane sono contesti situati ai limiti della città, molto vicino alle arterie principali di comunicazione, quindi che risentono di un forte inquinamento sia acustico sia atmosferico. Sono caratterizzate da costruzioni del boom economico degli anni '60-'70, quindi edifici economici che, visto il trascorrere del tempo, avrebbero sicuramente bisogno di una rigenerazione. Non ci sono più centri di aggregazione sociale, poiché l'unica strategia è quello di affacciarsi sulle ultime aree rurali. Purtroppo, con la speculazione edilizia, queste aree rurali sono state aggredite dalla cementificazione, spesso sono stati costruiti grandi centri commerciali piuttosto che centri di logistica.

Così accade che il centro commerciale porti alla morte degli esercizi commerciali piccoli e, di conseguenza, mentre le periferie, che ora sono quartieri dormitorio, non c'erano tempo erano come piccoli paesi dove c'era una rete di conoscenze, dove c'era una rete solidaristica. Ora sono totalmente spersonalizzati, poiché la pianificazione della città non ha tenuto conto dell'aspetto periferico del proprio organismo. Questo sta comportando danni a tutti i livelli. Quindi, fondamentalmente, è su cui bisogna focalizzarci, tornando all'incipit del mio intervento e di focalizzarsi su politiche del fare, piuttosto che su politiche del celebrare.

Quello su cui bisogna vigilare è che, se noi non curiamo anche gli aspetti periferici di un organismo, l'intero organismo ne risentirà. E infatti, i fenomeni di delinquenza che coinvolgono tutti i cittadini hanno anche questa derivazione. Quindi, occorre agire, non semplicemente parlare."


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