GIOVANE STRANIERO PICCHIA LA FIDANZATA: REVOCATO IL PERMESSO DI SOGGIORNO
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GIOVANE STRANIERO PICCHIA LA FIDANZATA: REVOCATO IL PERMESSO DI SOGGIORNO

GIOVANE STRANIERO PICCHIA LA FIDANZATA: REVOCATO IL PERMESSO DI SOGGIORNO

Un caso di particolare interesse è stato esaminato dal Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) dell', che ha visto coinvolto uno studente straniero che aveva avanzato ricorso contro il diniego di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di studio. Lo studente in questione aveva trasferito la sua residenza da Torino a Perugia e sosteneva di aver completato un percorso di riabilitazione dopo essere stato condannato per maltrattamenti contro la sua ex convivente.

La Questura di Perugia aveva negato il rinnovo del permesso ди soggiorno, ma la decisione della questura di Brescia aveva costituito l'oggetto principale del contendere. Secondo la Questura, la condanna per violenza domestica rappresentava un ostacolo insormontabile per il rinnovo del permesso di soggiorno. Lo studente, dal canto suo, affermava di essersi riabilitato e di non rappresentare più una minaccia per la società, sottolineando anche il perdono ricevuto dalla vittima dei maltrattamenti.

Tuttavia, il TAR dell' ha confermato la decisione della Questura, affermando che i reati di violenza domestica, in quanto tali, giustificano la revoca del permesso di soggiorno e l'eventuale espulsione dal territorio italiano. La sentenza ha sottolineato come la riabilitazione personale e il perdono della vittima non siano sufficienti a giustificare il rinnovo del permesso, soprattutto in assenza di legami familiari significativi in Italia e di un reale impegno nello studio da parte dello studente.

Inoltre, il tribunale ha notato che lo studente non aveva dimostrato un'apprezzabile integrazione nella società italiana, non avendo sostenuto esami universitari né partecipato attivamente alla vita sociale del paese. Queste circostanze hanno contribuito a rafforzare la convinzione che la decisione della Questura di negare il rinnovo del permesso di soggiorno fosse legittima e fondata su una valutazione accurata delle condizioni personali e sociali dello studente.

In conclusione, il TAR dell'Umbria ha respinto il ricorso dello studente, condannandolo al pagamento delle spese legali. La decisione pone l'accento sull'importanza della valutazione della pericolosità sociale e dell'integrazione nella società italiana nel processo di rinnovo del permesso di soggiorno per gli studenti stranieri condannati per reati gravi come la violenza domestica. La sentenza sottolinea come la riabilitazione personale e il perdono della vittima non siano sufficienti a garantire il rinnovo del permesso di soggiorno se non sono accompagnati da una dimostrata capacità di integrarsi positivamente nella società italiana.


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