Giovani agricoltori in declino: la Commissione europea propone un piano per rilanciare il settore
A 23 anni, Matteo spera di poter prendere in mano la fattoria di famiglia, che alleva una quarantina di mucche da latte in Belgio, non lontano da Bruxelles. Matteo intende lavorare come caregiver per 2 anni, uno status che gli consentirà di massimizzare le possibilità di accedere al credito finanziario necessario per rilevare l'azienda. “A 23 anni, se vuoi prendere in mano una fattoria, non pensi che la banca sia d'accordo a lasciarti un prestito di quasi un milione di euro per rilevare una fattoria che non è molto redditizia”, spiega.
Nell'Unione europea, solo il 12% degli agricoltori ha meno di 40 anni e l'età media è di 57 anni. Questo invecchiamento rappresenta un rischio per la sicurezza alimentare, avverte la Commissione Europea. Il mese scorso, l'esecutivo ha presentato una strategia per sostenere il rinnovamento generazionale in ambito agricolo. Questa propone di includere nella prossima politica agricola comune uno “starter pack” di 300.000 euro per aiutare i giovani agricoltori a iniziare la loro attività.
Altre misure comprendono l'apertura ad agricoltori e allevatori del programma Erasmus per i giovani imprenditori e la creazione di un osservatorio europeo per promuovere l'accesso alla terra. L'obiettivo è raddoppiare la percentuale di giovani agricoltori nell'UE entro il 2040.
Per Matteo, il modo migliore per incoraggiare i giovani a iniziare o rimanere nel settore è garantire prezzi equi. “On sera payé comme il faut, remotiver les gens, pas enfin c'est parce que nous on est tout le temps dedans et qu'on est passionnés, mais produire un latte a 40 centesimi mentre noi abbiamo un costo di 50 centesimi, non va a motivare qualcuno a farlo. Produrre carne a basso prezzo perché non si vuole pagarci, non va a trovare qualcuno che sarà motivato a farlo”.
Matteo ha sottolineato che anche i consumatori hanno un ruolo importante e dovrebbero prediligere prodotti locali.

