Gira il mondo a piedi in cinque anni, Nicolò torna a casa: “Mi è mancato cucinare con mia nonna”

Gira il mondo a piedi in cinque anni, Nicolò torna a casa: “Mi è mancato cucinare con mia nonna”

Gira il mondo a piedi in cinque anni, Nicolò torna a casa: “Mi è mancato cucinare con mia nonna”

Nicolò Guarrera, un ragazzo di 32 anni, è partito da Malo, in provincia di Vicenza, il 9 agosto 2020, per realizzare il suo sogno di fare il giro del mondo a piedi. Dopo oltre 36.000 chilometri e 5 anni di viaggio, Nicolò è finalmente tornato in Italia, passando da Trieste. Durante il suo viaggio, ha attraversato decine di Paesi in Europa, Asia, America Latina e Oceania, incontrando centinaia di persone e vivendo esperienze uniche.

Nicolò ha iniziato il suo viaggio con l’obiettivo di trovare un significato e un senso nella sua vita, e ha scoperto che il vero senso era prendersi del tempo per fare quello che gli piaceva e farlo ai suoi ritmi. Ora, la sfida sarà mantenere questo ritmo anche una volta fermo.

Il viaggio di Nicolò è stato possibile grazie alla sua determinazione e alla sua capacità di adattarsi alle situazioni. Ha studiato e preparato il suo itinerario, ma ha anche lasciato spazio per la flessibilità e l’improvvisazione. Ha dormito in diversi posti, a volte senza sapere dove avrebbe dormito la notte successiva, e ha incontrato persone di tutte le culture e nazionalità.

Nicolò ha anche riflettuto sulla difficoltà che hanno molte persone nello spostarsi a causa di problemi burocratici, politici e storici, e ha sottolineato la libertà che ha avuto lui stesso durante il suo viaggio.

Il costo del viaggio non è stato stimato, ma Nicolò ha Utilizzato i suoi risparmi, donazioni e sponsorizzazioni per sostenersi economicamente. Ha anche affermato che spostarsi a piedi è il metodo più tradizionale e antico, ancora utilizzato da molte persone nel mondo.

Durante il suo viaggio, Nicolò ha creato un evento su Facebook per invitare le persone a unirsi a lui, e da quando è tornato in Italia, decine di persone si sono unite a lui ogni giorno, camminando con lui e condividendo le sue esperienze.

Nicolò ha anche parlato delle cose che gli sono mancate di più durante il suo viaggio, come andare a mangiare da sua nonna, e delle cose che gli piacciono di più, come fare il pasticcio con lei. Ha anche affermato di non aver mai avuto un piano B e di non aver mai pensato di mollare, nonostante le difficoltà che ha affrontato.

In sintesi, il viaggio di Nicolò Guarrera è stato un’esperienza unica e trasformativa, che gli ha permesso di scoprire se stesso e il mondo in un modo nuovo e profondo. La sua storia è un esempio di determinazione, adattabilità e apertura al mondo, e può ispirare molte persone a intraprendere il proprio viaggio di scoperta e crescita.


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