Giubileo, una città nella città all'interno della Fiera di Roma
(LaPresse) Venticinquemila persone, tutti giovanissime e giovanissimi, una città nella città. Così si presenta la Fiera di Roma che in questi giorni sta ospitando migliaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo per partecipare al Giubileo dei Giovani. Nei dieci padiglioni che normalmente ospita fiere e mostre di ogni tipo in questa settimana si vedranno solo sacchi a pelo, zaini e giacigli improvvisati. All'ingresso di ogni padiglione ci si immerge in un'atmosfera felice fatta di canti e balli. Tutti a modo loro si sono organizzati come potevano. Ovunque panni stesi e scarpe abbandonate. “Tutto sta filando liscio – ci dicono i ragazzi – abbiamo assistenza e informazioni”. “Sono tanti è vero – ci raccontano i volontari che in questi giorni affiancano la Protezione civile nell'accoglienza – tutti però sono molto cortesi, educati. Non abbiamo avuto nessun tipo di problemi. I più scatenati – prosegue il racconto – sono i portoghesi e i francesi, la sera mettono la musica e ballano scatenati”. I ragazzi escono la mattina di buon ora, verso le 8,30 per fare ritorno nel pomeriggio tardi. La giornata passa tra una visita ai tanti luoghi storici di Roma e una preghiera collettiva, tutti in attesa del grande evento del 3 agosto con la messa a Tor Vergata celebrata dal Papa. L'ultimo atto che chiuderà il Giubileo.
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