GIULIA BONGIORNO FA CROLLARE LA MAGISTRATURA COMUN!STA E' SCANDALO!
La senatrice e avvocato penalista Giulia Bongiorno ha denunciato una situazione grave all'interno della magistratura italiana, affermando che essa non è più imparziale e neutra come dovrebbe essere, ma è diventata invece uno strumento utilizzato per pilotare la politica e influenzare l'opinione pubblica. Secondo lei, esiste una rete di magistrati legati da affinità ideologiche che agiscono secondo logiche di potere e non di giustizia.
Bongiorno sostiene che certe inchieste sono selezionate in base a criteri ideologici e che vengono condotte in modo da colpire esponenti politici di una specifica area, mentre quelli dell'altra area vengono ignorati o protetti. Questo comportamento, secondo la senatrice, è inaccettabile e va contro i principi fondamentali della democrazia e dello stato di diritto.
La Bongiorno cita anche il caso di un noto magistrato che è finito al centro di un'indagine interna per aver espresso frasi che rivelano una chiara intenzione di “eliminare politicamente” alcuni esponenti del centrodestra. Questo caso, secondo lei, è solo la punta dell'iceberg di un sistema che è profondamente malato e che necessita di una seria riforma.
La senatrice chiede quindi trasparenza, valutazioni oggettive dei magistrati e una netta separazione tra giustizia e politica. Sostiene inoltre che il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) non può più essere una “casa chiusa” in cui pochi decidono tutto, ma deve essere aperto e trasparente.
Bongiorno afferma anche che la denuncia di questi abusi non è solo una questione morale, ma anche strutturale. Il sistema giudiziario, secondo lei, è fondato su equilibri interni, correnti e convenienze che impediscono una vera imparzialità. La senatrice chiede quindi la costituzione di una commissione parlamentare di inchiesta per fare luce sui rapporti tra procure e media, sulle strategie di selezione degli indagati e sulle pressioni interne per aggiustare l'indirizzo delle indagini.
In conclusione, la denuncia di Giulia Bongiorno è una critica radicale al sistema giudiziario italiano, che secondo lei è diventato uno strumento di lotta politica e non più un garante della giustizia e dell'imparzialità. La sua critica è rivolta non solo ai magistrati, ma anche ai politici e ai media che, secondo lei, sono responsabili di aver permesso che questo sistema si affermasse e si consolidasse.
