gli attori americani caduti in disgrazia cercano il riscatto: al torino film festival arriva…
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gli attori americani caduti in disgrazia cercano il riscatto: al torino film festival arriva…

Dalle stelle alle stalle…e ritorno! Gli attori americani caduti in disgrazia cercano il riscatto: al Torino Film Festival arriva Vince Vaughn, che nel 2018 è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale. Alec Baldwin, dopo aver involontariamente causato la morte della direttrice della fotografia del film “Rust”, Halyna Hutchins, presenta il suo film ambientalista “Clear Cut” – James Franco, accusato di violenza sessuale nei confronti di alcune alunne di corsi di recitazione da lui tenuti, riparte con “Hey, Joe”.

Le strade del cinema sono cosparse di cadute e rinascite, di traumi del passato e resurrezioni insperate, più si è in alto e più si rischia di scivolare in basso. Così, in un festival pieno di star come il Torino Film Festival, è facile verificare, ancora una volta, il potere salvifico dello schermo.

Tra i protagonisti del Tff, c'è Vince Vaughn, attore, produttore e sceneggiatore americano che, alla stella sulla Walk of fame di Hollywood, aggiungerà ora quella della Mole, legata alla presentazione di “Swingers”, il film del '96 in cui, accanto all'amico John Favreau, metteva in scena scorribande amorose e divertimenti alcolici di un gruppo di amici.

Nel 2018, Vaughn viene arrestato per guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale, il rilascio avviene dopo il pagamento di una cauzione di 5 mila dollari, la moglie Kyla Weber, madre dei suoi figli, lo riporta a casa cercando di evitare la ridda dei paparazzi. Il lavoro è la salvezza, Vaughn riprende subito a girare film e ora, con la serie thriller “The Bad Monkey”, è di nuovo sulla cresta dell'onda, felice, come ha dichiarato durante la cerimonia sulla Walk of fame.

Sempre al Tff, pochi giorni fa, Alec Baldwin ha confessato di aver vissuto “anni molto difficili” in seguito all'incidente sul set del western “Rust”, quando aveva involontariamente causato la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins. Assolto da ogni accusa e dopo essere stato a lungo scartato da produttori e registi che non vedevano di buon occhio l'ingaggio di un divo impelagato in un evento tragico su cui non era stata fatta ancora totale chiarezza.

Il film con cui è tornato alla ribalta nella scorsa estate è il thriller “Clear Cut”, centrato sul tema del disboscamento illegale di un territorio ancora abitato da nativi, a uso e consumo di un grande azienda di legname.

Un film italiano, “Hey Joe”, diretto da Claudio Giovannesi (in sala da oggi), regala a James Franco l'occasione di rilanciarsi come attore, dopo anni di lontananza dal set. Era stato al centro di una strombazzata vicenda di molestie risalente al 2018 e riguardante alcune alunne di corsi di recitazione da lui tenuti presso lo Studio 4. Erano seguite spiegazioni, mea culpa, confessioni pubbliche e infine la chiusura del caso giudiziario con il pagamento, da parte dell'attore e regista, di 2,2 milioni di dollari di risarcimenti.

Interpretare il personaggio di Joe – dice Franco – è stato un regalo, un vero miracolo. Joe è una figura che in qualche modo risuona dentro di me, la storia racconta che nella vita c'è sempre la possibilità di venire fuori dai percorsi intrapresi, non importa quanti anni hai, puoi sempre ricominciare. Qualcuno tende a pensare che certe volte è troppo tardi per rimediare agli errori commessi, io invece sono convinto che ci sia sempre un'altra opportunità.

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