Gli insulti, i pantaloni abbassati, i colpi sui genitali: Leonardo Calcina e il bullismo all’istituto Panzini di Senigallia
Lo prendevano in giro per il suo cognome che finisce con la A. E poi lo ricoprivano di «insulti e parolacce irripetibili».Nel bagno della scuola gli abbassavano i pantaloni e gli colpivano i genitali. Lo prendevano in giro per il suo cognome che finisce con la A. E poi lo ricoprivano di «insulti e parolacce irripetibili». Questa è l’accusa nei confronti di tre ragazzi, due maggiorenni e un minorenne, nella storia di Leonardo Calcina, il 15enne bullizzato a scuola che si è tolto la vita a Senigallia. A raccontarle, attraverso l’avvocata di famiglia Pia Perricci, è il padre Francesco con la madre Viktoria a La Stampa. La procura di Ancona ha aperto un fascicolo d’indagine per istigazione al suicidio.
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