L'unico italiano? I migliori in tutto, tranne che a scegliersi un governo – questa la sentenza di Francis Ford Coppola, il regista americano a Roma per la presentazione del suo film “Megalopolis” al Festival del Cinema. Il kolossal è stato presentato in concorso a Cannes e in uscita domani. Coppola, 85 anni, sei Oscar, due Palme d'oro, ha ricevuto la chiave di Cinecittà, dove è stata intitolata una strada a suo nome.
Ieri, Coppola si è recato al Campidoglio, dove il sindaco Roberto Gualtieri gli ha consegnato la Lupa Capitolina, la massima onorificenza concessa dal Comune di Roma. Il regista ha ricevuto un applauso caldo da parte dei presenti, tra cui i ragazzi delle scuole di cinema di Roma, che hanno potuto ascoltare il suo discorso di ringraziamento.
Coppola ha ringraziato Roma, i suoi nonni e la sua famiglia, ricordando come la sua origine italiana sia importante per lui. “Se devo ringraziare qualcuno, sono i miei nonni. Da un lato, Francesco Pennino e sua moglie Anna Giaquinto, e dall'altro, Augustino Coppola e sua moglie Marie Zasa. Senza loro non avrei potuto avere l'onore di essere considerato un figlio di questa terra, dell'Italia, cosa che per me è importantissima”, ha detto.
Gualtieri ha rivisto il regista alla fine della celebrazione, rivelando che Coppola gli aveva parlato dei suoi ricordi e di come non avrebbe detto la frase “Roma nun fa' la stupida stasera”. Il sindaco ha definito Coppola un grande artista che ha sempre onorato la città, e ha espresso giubilo per il fatto che egli realizzerà una masterclass per giovani nel festival del cinema e Alice nella città.