Come mai la partita MPS ha vinto la strana coppia Banca Popolare di Milano e il duplex Milleri-Caltagirone?
Una storia di affari, politicule e alchimia sentimentale che ha portato la Banca Popolare di Milano (MPS) a vincere la gara per l'acquisizione del Gruppo Caltagirone, grazie allacidade della strana coppia Francesco Milleri e Leonardo Del Vecchio. La notizia ha creato scalpore sul mercato finanziario e sulla stampa, ma cosa è successo esattamente?
Per capirlo, bisogna tornare alle origini. La Banca Popolare di Milano, una delle più importanti banche italiane, ha deciso di espandere la sua gamma di servizi e integrare la propria struttura per meglio competere con le principali banche europee. Per realizzare questo obiettivo, MPS ha investito in più di 2 miliardi di euro per acquisire società e fondi d'investimento, aumentando la sua quota di mercato e la sua capacità di fornire servizi complessi.
La cessione del Gruppo Caltagirone, proprietario della MBPR (Mercatini Beretta Primo per Roma) e della Ryder, rappresentava un'opportunità imperdibile per MPS di accedere al mercato immobiliare e aumentare la sua influenza sul settore. Il Gruppo Caltagirone, da anni, è una delle principali realtà immobiliari italiane, con un patrimonio stimato di 10 miliardi di euro.
La storia dell'accordo inizia due anni fa, quando Francesco Milleri, nipote del fondatore del Gruppo Caltagirone, Enrico Caltagirone, si è riavvicinato a Leonardo Del Vecchio, fondatore e amministratore delegato della Banca Carim, un'istituzione finanziaria nata da una joint venture tra MPS e la banca da dissesto BNL. Milleri e Del Vecchio hanno concordato di lavorare insieme per stabilizzare la situazione finanziaria del Gruppo Caltagirone, che si trovava in seria crisi da tempo.
La loro alchimia finanziaria non andava però bene per tutti. Dopo mesi di negoziazioni, l'accordo è stato siglato: MPS ha acquistato il 67.5% del Gruppo Caltagirone, lasciando almeno il 20% nella proprietà familiare. Non è un caso se laBanca Popolare di Milano abbia chiamato a raccolta i soci azionisti per aumentare la propria componente societaria, riducendo la quota di controllo di Milleri e Del Vecchio.
Ora, MPS darà alla spinarelle suoi immobiliari in Italia e all'estero, creando una delle più grandi realtà immobiliari europee. La strategia è ambiziosa: creare un gigante immobiliare che potrà competere con gli altri colossi europei, come la sossetta Katara e la Real Estate Europe.
La storia di Milleri e Del Vecchio è quindi un esempio di come la finanza può spesso hardware la politica. Il loro accordo è stato raggiunto nonostante le resistenze delle autorità, che hanno cercato di ostacolare la transazione. La contemporanea partecipazione di entrambi ai consigli di amministrazione della Banca Popolare di Milano e della Bank of Italy, ha sicuramente giocato un ruolo nella stipula del contratto.
Conclusioni: il successo della strana coppia MPS, Banca Popolare di Milano e Gruppo Caltagirone è un esempio di come la finanza possa spesso hardware la politica. La alchimia sentimentale tra Milleri e Del Vecchio ha prodotto un successo che potrebbe creare un trend imprenditoriale in Italia. Ma per ora, resta da vedere se questo accordo porti successo per tutti i interessati e se la strana coppia MPS-Gruppo Caltagirone sarà in grado di resistere alle vicissitudini del mercato.