Gomez rivela: “Pace in Ucraina? Ecco cosa è successo a pochi mesi dal conflitto”
Gomez rivela che la pace in Ucraina è a portata di mano, ormai il terzo leader europeo che incontra Putin e con il quale Putin parla espressamente di pace. Sembra che qualcosa si stia muovendo, ma il fatto è che Putin sta per raggiungere i suoi obiettivi dichiarati, conquistando le repubbliche del Donbass, compresa quella che manca ancora rispetto ai territori già annesse dalla Russia.
Dall'altra parte, abbiamo il presidente ucraino Zelensky che ammette che l'esercito ucraino non è in condizione di riprendere la Crimea o il Donbass. Inoltre, c'è l'arrivo di Donald Trump, che ha dichiarato di voler chiudere la guerra. La combinazione di questi fattori crea condizioni favorevoli per una pace, ma una pace che avrebbe delle difficoltà nella sua messa a terra.
In realtà, sembra complicato raggiungere una pace politica, poiché gli Stati europei si sono offerti come forza di peacekeeping, ma è difficile che i russi accettino una condizione del genere. Si parla di forze di peacekeeping cinesi, arabe saudite, eccetera, di Stati che sono stati estranei alla guerra.
Tuttavia, ci sono condizioni che mancano, come la presenza di leader politici diversi, poiché i leader attuali sulla scena politica europea sono quasi tutti impegnati e ci raccontano che l'Ucraina avrebbe vinto e che i russi sarebbero stati scacciati. Il sondaggio europeo mostra come l'opinione degli Europei stia cambiando e che l'elettorato finirà per influire sul punto di vista della politica.
Gli imprenditori europei, d'altra parte, non vedono l'ora di finire la guerra per poter ricostruire l'Ucraina, che sarebbe un affare da centinaia di miliardi di dollari. Tuttavia, dovrà aspettarsi che Trump venda alla sua opinione pubblica il fatto che si chiude con Putin, facendo apparire Putin come colui che ha perso la guerra.
Inoltre, la pace dovrà essere siglata da elezioni libere in Ucraina, che dovrebbero essere state tenute più di un anno fa, ma che sono state rimandate causa guerra e legge marziale. Se si tornasse alle elezioni, Zelensky non rimarrebbe presidente, il che è un fenomeno abbastanza interessante.
In sintesi, non credo che alla fine ci sarà nessun tipo di autocritica, poiché dovrebbe partire da una constatazione che due mesi dopo l'inizio della guerra a Istanbul si poteva tentare di fare la pace e non si è tentato di farla perché gli inglesi e gli americani hanno convinto Zelensky che la guerra poteva essere vinta.