Google, Microsoft e TRUMP: Chi paga la sala da ballo?
Ecco una possibile riscrittura del testo in italiano:
Il progetto della sala da ballo alla Casa Bianca di Trump è lievitato da 200 milioni di dollari a 300 milioni di dollari senza una adeguata trasparenza. Colossi come Google, Microsoft e Meta figurano tra i misteriosi finanziatori. Ma perché queste grandi aziende tecnologiche pagano per un progetto governativo? C’è un conflitto d’interessi?
Quando Trump ha annunciato la costruzione della sala da ballo, ha parlato di una stima iniziale dei costi di 200 milioni di dollari, che poi sono aumentati a 250 milioni di dollari e infine a 300 milioni di dollari, senza una chiara motivazione. Questa mancanza di trasparenza si unisce ai dubbi sui donatori e sugli interessi che potrebbero esserci dietro. Trump ha parlato di grandi aziende americane, ma l’elenco reso noto non è completo e dettagliato su chi ha contribuito con somme di denaro, impedendo di valutare la natura esatta e le motivazioni di questi contributi.
Tra i donatori figurano aziende come Microsoft, Open AI, Meta, Google e Harold Ham, un’azienda che opera nel settore del petrolio e del gas. Alcune di queste aziende donatrici o potenziali hanno affari significativi con il governo federale, il che solleva dubbi su investimenti strategici per garantirsi un trattamento favorevole. Come ha commentato il professore di diritto Richard Breful, la partecipazione di queste aziende alle cene di raccolta fondi alla Casa Bianca è la chiave per capire la natura delle donazioni, che potrebbero essere fondate su interessi personali del tipo: “Se mi dai questo, ti guarderò con favore”.

