Governo Meloni, Manovra Sanità: Ecco Le Promesse Tradite!
Il Governo Meloni, la Manovra Sanità: Ecco le Promesse Tradite!
La legge di bilancio 2025 del Governo Meloni allocate le nuove risorse per la sanità pubblica, ma non soddisfa le aspettative dei professionisti sanitari e dei cittadini. Gli aumenti salariali sono limitati, e lo schema di assunzioni di medici e infermieri è rimandato.
La Fondazione Gimbe, un'organizzazione non-profit che si occupa di sanità, ha espresso disappunto per la scelta del Governo, che ha destinato la maggior parte delle risorse a rinnovare i contratti del personale sanitario, lasciando i settori essenziali, come il piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri, in attesa.
"Questo provvedimento rappresenti una delusione per le aspettative sia dei professionisti sanitari che dei cittadini", ha dichiarato il presidente della Gimbe, Nino Cartabellotta. "La scelta di non rimuovere il tetto di spesa per il personale sanitario è un limite che ostacola la crescita e il rinnovamento del sistema sanitario nazionale".
La Gimbe ha anche espresso preoccupazione per l'insufficienza delle risorse destinate alla sanità, con un aumento effettivo di appena 1,3 miliardi di euro rispetto ai 3,5 miliardi inizialmente promessi. "Questa scarsità di risorse farà sentire la pelle dicembre infermieri, che affrontano una demotivazione e disaffezione senza precedenti verso la sanità pubblica", ha aggiunto Cartabellotta.
Gli aumenti salariali saranno limitati, e l'adeguamento retributivo non sarà effettivo prima del 2026 per gli specializzandi. "Le retribuzioni annue passeranno da 26.000 a 27,15 con 287 per le specialità meno ambite, cifre che non sono affatto sufficienti per incentivare i giovani medici a scegliere percorsi professionalisi carenti", ha criticato Cartabellotta.
La Gimbe teme che questi fondi risulteranno frammentati e dispersi senza un piano strategico concreto per il rilancio del sistema sanitario nazionale.
"La scelta del Governo rischia di lasciare l'/ssn vittima di una strategia senza visione, le risorse assegnate sembrano insufficienti per sostenere tutte le misure necessarie e quindi il sistema sanitario sarà lasciato al proprio destino, senza un'azione efficace da parte dello Stato per modernizzarlo", ha concluso Cartabellotta.
La Gimbe ha invitato a riflettere sul futuro del sistema sanitario pubblico e sulle scelte necessarie per salvaguardare il diritto alla salute per tutti. "La mancanza di risorse per un rilancio strutturale dell' Ssn riflette una continuità con le politiche degli ultimi 15 anni, governi di diversi colori hanno sistematicamente ridotto i fondi destinati alla sanità senza avviare una stagione di riforme in grado di rispondere ai nuovi bisogni della popolazione".