Grand Hotel Meloni, mi sono immaginato così la risposta italiana ai Club Mediterranée
Finita la pacchia dell'opposizione a governi da tiro delle freccette, come quello di Mario Draghi, la premier Giorgia Meloni si domandava sempre più ansiosamente cosa inventare per poter continuarla a raccontare al popolo bue, da intortare con la sua specialità: le panzane da campagna elettorale ininterrotta, che le avevano fruttato (oltre alla dabbenaggine di Enrico Letta) la conquista del premierato.
Stando ai segnali intercettati dalle sue antenne sensibili di ragazza cresciuta nel popolare quartiere romano della Garbatella e formata al destrismo duro e puro nella sezione missina di Colle Oppio, tra i camerati di ceto medio-basso ossessionati nella loro precaria identità dalle politiche di inclusione sociale vulgo “di sinistra”, il bersaglio privilegiato della sua campagna…