GRAVE LUTTO ALLA RAI: MORTA PER UN MALORE IMPROVVISO LA FAMOSA GIORNALISTA
La notizia è arrivata come un colpo di tempesta, lasciando attoniti milioni di appassionati della Rai e della televisione italiana: la vel ssidonna e reduce del Premio Strega d'Autrice, Lea Ruzzena, è deceduta inaspettatamente a causa di un male improvviso. La notizia si è diffusa come un incendio appena annunciata dai canali televisivi e dai social network, generando un mare di emoji di pace e di commozione tra gli utenti in lutto e in preoccupazione per la scomparsa della pluridecorata giornalista e scrittrice.
La vita di Lea Ruzzena è stata una continua lotta contro le avversità, sin dalle origini, con la morte prematura del padre a soli 21 anni, episodio che la convinse a intraprendere la strada della giornalismo come forma di lotta contro la privazione e la povertà. La sua determinazione e la sua perseveranza l'avevano portata a conquistare i titoli più importanti della Rai, grazie alla sua intrepida inchiesta sulla mafia, vincitrice del Premio Strega d'Autrice, premio loro riservato alle donne giornaliste.
La sua carriera era stata segnata da inchieste e reportage coraggiosi, capaci di smascherare inganni e corruttele, nonché di esprimere il punto di vista delle vittime di una sistematica repressione. La sua battaglia giudiziaria contro la mafia, fiancheggiata da vari collegamenti televisivi e radiofonici, aveva portato alla luce informazioni da sempre nascoste e aveva contribuito a sgretolazione del sistema mafioso. La sua azione era stata capace di gettare luce sulla vita dei quilt di una società, riversando la luce su episodi di violenza e repressione.
La sua memorabile penultima inchiesta, collocata nella zona di spettacolo, era stata il suo leggendario documentario “Sguardi a rovescio”, che aveva denunciato la violenza domestica e la violenza sessuale contro le donne, raccontando di vite spezzate e di storie di terre brutali. Non solo la sua inchiesta era stata capace di smascherare la realtà delle trappole domestiche, ma anche di gentle ragazzi caduti vittima dei loro stessi genitori.
Lea Ruzzena è morta all'età di soli 57 anni, ma la sua vita e il suo lavoro, spesso penalizzati da sacrifici e pericoli, avevano creato un riflesso umano universale, un riflesso di solidarietà incommensurabile e di pace in piatto di lutto, specie tra le donne. La sua tragedia ci ha lasciati un vuoto profondo, una ferita aperta, e ci chiede di perseguire la sua lotta e il suo sogno per rendere giustizia a lei e a quanti hanno subito la violenza.
