Grillo-Conte, da: “Banchiere di Dio” a “Padre padrone”. Storia di un amore mai nato
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Grillo-Conte, da: “Banchiere di Dio” a “Padre padrone”. Storia di un amore mai nato

Grillo-Conte, da: “Banchiere di Dio” a “Padre padrone”. Storia di un amore mai nato

“Grillo-Conte, da ‘Banchiere di Dio' a ‘Padre Padrone'. Storia di un amore mai nato. Io non mi aspettavo che il nostro garante si mettesse di traverso e si schierasse contro di noi. Abbiamo fatto una riunione antibiotica per ripristinare il sistema immunitario del Movimento. Andiamo d'accordo con Conte, ma quando si vota, si vota. Grazie, Grillo, pronti a cambiare le regole.

Sei pronto a cambiare le regole come chiede Conte? Ecco la sua dinamica: non farsi mai trovare da me. Mi dispiace che chi dovrebbe essere al nostro fianco e conoscerci meglio si sia messo da tempo ai margini della nostra comunità. Siete diventati un partito che segue un Hz, di gente che non riconosco più.

Un garante che ci ha detto da subito e l'ha ripetuto formalmente con PEC, con , con comunicati vari, che c'erano alcune cose di cui potete discutere, altre di cui non potete discutere, anche perché non possiamo ammettere che quando la comunità degli iscritti si debba decidere da parte di alcuni arbitrariamente e preventivamente di cosa si può discutere e cosa si può deliberare.

Abbiamo sempre sentito di continuare a sentirci, anche con Grillo. Avete visto dallo scambio epistolare una visione diversa, ma ovviamente questo processo Costituente non si fermerà. Grillo è fondatore e nessuno glielo toglie, è attualmente garante e nessuno glielo toglie, ma adesso non conta. Contano gli iscritti e simpatizzanti che riposizioneranno e rilanceranno il Movimento, e faranno pace anche con Grillo.

Vorrei iscrivermi, ma non subito. Vorrei creare delle domande e ottenere delle risposte, poi sarete voi a decidere cosa dobbiamo fare. Io non sono in guerra con nessuno.

Mi aspettavo il ‘Banchiere di Dio', invece è un grillino. Mi ha detto: “Vorrei iscrivermi, ma non subito”. Ecco la sua dinamica: non farsi mai trovare da me.

Io ho sempre rispettato e continuerò a rispettare Beppe Grillo, gli chiedo solo una cosa pubblicamente: non dire falsità sul mio operato. Io sono il papà del Movimento, col cuore e con la vita, e ho fatto delle cose straordinarie che non rinnego.

Quindi anche Conte, che è un gentleman, non riesce a dare degli ultimatum e quindi è uno dei più grandi specialisti dei penultimatum che abbiamo mai visto. Non c'è più niente.

Ma questo vedere questo movimento, questo simbolo che ha rappresentato sudore, cuore, coraggio di milioni di persone, vederlo rappresentato da queste persone mi dà un senso di disagio. Un padre ha il diritto a dar la vita, non a dar la morte ai figli. Quindi non esiste la possibilità che uno si arroghi il diritto con prepotenza di determinare l'estinzione.

Il movimento è la comunità degli iscritti, al di fuori di questo esistono concezioni padronali che non si giustificano per forze politiche. Il movimento è sceso dal 25% a meno della metà e mi si accusa di essere il ‘Padre Padrone'. Capisci? Il ‘Padre Padrone' mi ha dato della Oz, mi ha accusato di essere sopraelevato. Io il sopraelevato. Ma dal suo punto di vista, di sottopassaggio, è chiaro che mi vede come prelevato, perché eliminazione del ruolo del garante.

Sarebbe stato bello avere Grillo come noi lo vedevamo da fuori, un Grillo partecipe, pienamente involto nel progetto politico del Movimento. Purtroppo si è messo ai margini. Sarebbe stata una gran forza . Aggiungerei ai cancelli di Stato. Sarebbe stato bello averlo durante le elezioni politiche del 2022, anche le elezioni europee. Ma purtroppo non è stato. E anzi, ricordiamo e lo ricordo io personalmente i momenti difficili dove anziché averlo al nostro fianco, lo avevamo a scambiarci con Draghi e ovviamente a chiederci conto di quel che stiamo combinando con qualsiasi avversario politico.”


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