Grimaldi: “No all'economia di guerra. Siete gli scendiletto di Trump”
Il presidente Grimaldi ha espresso forti critiche nei confronti del governo, accusandolo di aver cambiato idea e di star accelerando verso un'economia di guerra. Secondo Grimaldi, il governo ha iniziato a seguire la strada dell'economia di guerra, in linea con le richieste dell'Unione Europea, che vuole accelerare sulla mobilità militare.
Grimaldi ha criticato il governo per aver cercato di inserire la diga del porto di Genova tra le infrastrutture duali, ovvero quelle che possono essere utilizzate sia per scopi civili che militari. Tuttavia, Grimaldi sostiene che non ci sia alcuna giustificazione per mettere in pericolo un territorio identificandolo come obiettivo militare.
Il presidente ha anche accusato il governo di voler cambiare le carte in tavola, utilizzando l'economia di guerra come pretesto per avanzare i propri interessi, come ad esempio la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, un progetto caro al ministro Salvini.
Grimaldi ha sottolineato che l'economia di guerra porterà a una sospensione della democrazia, con la limitazione della possibilità di protestare contro le grandi opere strategiche. Ha anche accusato il governo di essere troppo acquiescente nei confronti degli Stati Uniti d'America, permettendo loro di utilizzare i porti italiani per far entrare missili e armamenti senza chiedere alcuna concessione.
Il presidente ha concluso il suo intervento affermando che il suo partito non si piegherà all'economia di guerra e che voterà convintamente a favore dell'ordine del giorno presentato. Ha anche espresso la sua solidarietà con i portuali di Genova, Marsiglia e Livorno, che si sono opposti all'economia di guerra e alle politiche del governo. In sintesi, Grimaldi ha criticato il governo per la sua politica di economia di guerra, accusandolo di voler sacrificare la democrazia e i territori italiani per avanzare i propri interessi e quelli degli Stati Uniti d'America.
