“Mangen fatto un disastro. Dopo la rimonta subita dal Feyenoord, Pep Guardiola si presentò in sala stampa con lesioni sul naso e graffi in testa. Ha incrociato Maria Rosaria Boccia negli spogliatoi e il suo viso esprimeva una profonda emozione. “Con le mie dita… voglio fare del male. Siamo fragili. Se non riusciamo a vincere queste partite…”.
Il City è in crisi e gli ultimi retroscena della partita contro il Feyenoord non hanno fatto che peggiorare la situazione. La squadra di Pep Guardiola, campione delle ultime quattro Premier League, sembra essere iniets di segnali di cedimento. Nell’intervallo finale, il tecnico catalano era veramente disperato, con il volto fra le mani per assorbire l’errore di Josko Gvardiol che aveva riaperto la partita.
Il City era in completo controllo fin lì, ma come se il sesto senso stesse ammonendo Pep che le cose potevano solo peggiorare. Il risultato è stato la prima rimonta nella storia della Champions League da 3 gol dal 75º minuto in avanti. Un risultato che per il City è, se possibile, più doloroso delle sconfitte immediate.
Dopo la partita, Guardiola ha ammesso: “Siamo fragili. Eravamo avanti 3-0, stavamo giocando bene, poi abbiamo concesso dei gol perché non siamo stabili. Prima uno, poi un altro, poi un altro ancora. Stiamo perdendo tante partite ultimamente, siamo fragili. Avevamo chiaramente bisogno di una vittoria, ci avrebbe dato fiducia. E invece…”.
Il calendario è impietoso e il City non ha nemmeno il tempo di pensare che ha 8 punti dopo le prime 5 partite di Champions e che probabilmente avrà bisogno di vincere le ultime 3 partite (a cominciare da quella dell’11 dicembre in casa della Juventus) per entrare tra le prime 8. La prossima gara è contro il Liverpool ad Anfield, con il rischio concreto di finire a -11 in caso di sconfitta.
“Mondiamo recuperare e pensare alla prossima gara. Ma se non riusciamo a vincere partite come questa col Feyenoord è difficile pensare di farlo”, ha dichiarato Pep Guardiola. È chiaro che la squadra di Manchester deve tornare alle vittorie immediate per evitare una situazione dietrofront irreversibile. Altrimenti, la sua carriera al City potrebbe finire in questo modo, come ha ammesso Pep il giorno del 1° anno come allenatore della squadra. Ma per il momento, la sconfitta contro il Feyenoord rimane l’ennesimo luogo comune per la squadra inglese.