Guendalina Tavassi: “Mi facevo delle punture e non avevo più fame”
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Guendalina Tavassi: “Mi facevo delle punture e non avevo più fame”

Guardarsi allo specchio e piacersi non è sempre un compito facile da affrontare per molte persone. Spesso ci troviamo a notare mille difetti e l'immagine riflessa non corrisponde mai alle nostre aspettative. Questa sensazione è ben nota a Guendalina Tavassi, molto seguita, che durante la sua partecipazione al programma televisivo Le Iene, ha deciso di raccontare del suo rapporto problematico con il proprio corpo e della sua continua ricerca ossessiva di una perfezione estetica.

Guendalina ha confessato di aver iniziato a fare uso di un medicinale per diabetici al fine di non sentire fame e riuscire così a dimagrire: “Mi facevo delle punture e non avevo più fame. L'ho fatto due anni e mezzo fa, proprio quando ero in procinto di partecipare a L' e non volevo farmi vedere in quel modo”. Nonostante Guendalina si procurasse questi farmaci in modo illegale, ha iniziato a sviluppare una dipendenza da essi. “Ho provato l'efedrina e l'anfetamina per dimagrire. Un secondo ridevo e un secondo dopo ero arrabbiatissima. Poi piangevo, e poi ancora ridevo. Avevo il cuore che batteva a mille, non riuscivo a dormire e a mangiare. Ero diventata completamente fuori di me” ha continuato Guendalina, ammettendo di avere un serio problema con la sua immagine corporea.

Nel corso degli anni, l' si è sottoposta a diversi interventi chirurgici, ma nonostante ciò, non è ancora del tutto soddisfatta del suo aspetto. Durante l'intervista a Le Iene, ha rivelato: “Quando mi specchio, lo faccio direttamente con il filtro della telecamera, e quando devo guardar mi, utilizzo il telefono. Non dico che mi ritengo brutta, ma fino a quando non mi camuffo, non riesco a guardarmi. Ho rifatto il mio naso e le mie labbra per anni, ho fatto così tanto acido ialuronico che mi hanno trovato del tessuto cicatrizzato sotto il labbro. Successivamente, dopo aver allattato tre figli, ho deciso di rifarmi il seno, e infine ho optato per una blefaroplastica. Adesso, sto pensando di fare un lifting”.

La storia di Guendalina Tavassi mette in luce la pressione costante che le donne e le influencer spesso subiscono per conformarsi a certi ideali di bellezza. Sfortunatamente, queste pressioni possono spingere molte persone a prendere decisioni estreme e pericolose per cercare di raggiungere la perfezione estetica. Il desiderio di una bellezza “perfetta” può avere conseguenze devastanti sulla salute fisica e mentale.

È importante sottolineare come la società debba fare un passo indietro, smettendo di promuovere standard di bellezza irrealistici e inarrivabili. È fondamentale che ognuno accetti il proprio corpo e impari ad amarlo per quello che è, anziché cercare di modificarlo per adattarsi agli standard imposti dalla società.

Guendalina Tavassi ha dimostrato coraggio nell'affrontare il suo problema pubblicamente e condividere la sua esperienza, sperando di aiutare altre persone a comprendere l'importanza di amare e accettare se stessi. La sua testimonianza dovrebbe servire come promemoria di quanto sia fondamentale puntare alla salute e al benessere, invece che perseguire ideali di perfezione che, nella maggior parte dei casi, sono irraggiungibili e dannosi.

Mentre la società continua ad evolvere, è necessario promuovere l'accettazione di tutti i tipi di corpo e bellezza, affinché le persone possano finalmente smettere di sottostare a ideali impossibili da raggiungere. Solo allora potremo davvero guardare allo specchio e piacerci, senza dover alterare il nostro aspetto per cercare di adattarci agli standard imposti dalla società.

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