Guerra a Gaza: decine di morti nella Striscia, colloqui per il cessate il fuoco in stallo
Le forze israeliane continuano la loro offensiva nella striscia di Gaza, con un bilancio sempre più pesante in termini di vittime. Secondo i funzionari sanitari locali, nelle ultime 24 ore sono stati uccisi almeno 139 palestinesi. Uno degli episodi più tragici si è verificato in un attacco a un punto di raccolta dell'acqua, dove sono state uccise 17 persone, tra cui sei bambini.
La guerra di Israele contro Gaza ha già causato la morte di oltre 58.000 palestinesi, come riportato dal Ministero della Sanità Locale. Nonostante la gravità della situazione, gli attacchi aerei continuano, proprio mentre sono in corso i negoziati tra Israele e Hamas per un nuovo accordo di cessate il fuoco.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che Israele ha accettato la proposta di Washington per un cessate il fuoco, ma sostiene che Hamas l'abbia rifiutata. Tuttavia, è emerso un nuovo punto critico nell'accordo, relativo al dispiegamento delle truppe israeliane durante il cessate il fuoco.
Israele ha ribadito che porrà fine alla guerra a Gaza solo quando Hamas si arrenderà, si disarmerà e andrà in esilio, una richiesta che Hamas si rifiuta di accettare. Hamas, dal canto suo, ha dichiarato di essere disposto a liberare tutti e 50 gli ostaggi rimasti, di cui circa 20 sarebbero ancora vivi, in cambio della fine della guerra e del ritiro completo delle forze israeliane.
La situazione rimane quindi molto tesa, con la popolazione di Gaza che continua a subire le conseguenze della guerra. Gli sforzi diplomatici per raggiungere un accordo di cessate il fuoco devono tenere conto delle richieste e delle posizioni di entrambe le parti, al fine di trovare una soluzione che ponga fine alla violenza e garantisca la sicurezza e la pace per tutti.
