Il presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, ha scatenato una polemica dopo aver espresso le sue idee sulla destra italiana e sulla leadership di Giorgia Meloni. In un'intervista al quotidiano La Repubblica, Guerri ha affermato che la destra italiana è ammalata di risentimento e che il linguaggio utilizzato da Meloni è “rozzo da Garbatella”.
Secondo Guerri, il rancore della destra non porta a nulla di buono e si traduce in un'eterna rivalsa. Ha anche affermato che la destra italiana è in cerca di un punto di riferimento e che ha momentaneamente trovato in Meloni. Inoltre, Guerri ha rivelato di aver votato per Forza Italia alle ultime elezioni europee, definendola “la destra più moderna al momento”.
Sul caso Bocchia, Guerri ha espresso compassione per il politico, affermando che avrebbe dovuto capire che Maria Rosaria Boccia si posizionava in modo diverso rispetto a lui. Guerri ha anche commentato la frase di Bocchia secondo cui l'Italia è di destra, affermando che l'Italia attraversa una fase di destra come prima era stata di sinistra e prima ancora democristiana.
Guerri ha anche risposto alle critiche di alcuni esponenti della destra, sostenendo che il linguaggio utilizzato da Meloni non cela un risentimento, ma piuttosto una minaccia. Ha anche espresso dispiacere per il caso Sangiuliano, affermando che Bocchia si era posizionata in modo diverso rispetto a lui.
L'intervista di Guerri è stata pubblicata su La Repubblica e ha suscitato molte reazioni tra gli esponenti della destra italiana. Guerri è un storico e scrittore noto per le sue analisi sulla politica italiana e sulla destra.
In sintesi, l'intervista di Guerri suggerisce che la destra italiana è ammalata di risentimento e che il linguaggio utilizzato da Meloni è “rozzo da Garbatella”. Guerri ha anche espresso dispiacere per il caso Sangiuliano e ha affermato che la destra italiana è in cerca di un punto di riferimento e che ha momentaneamente trovato in Meloni.