Ha il pene troppo curvo: “Non riesco a fare sesso con mia moglie”
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Ha il pene troppo curvo: “Non riesco a fare sesso con mia moglie”

Un uomo che sosteneva che il suo pene fosse troppo curvo per fare sesso con la moglie ha perso una causa contro la sua compagnia di assicurazioni, che aveva rifiutato di pagare l’intervento di raddrizzamento del pene.

L’uomo, identificato solo con il nome Mr. W., soffre di sindrome di Peyronie, una condizione non comune che si caratterizza per la curvatura dell’organo maschile durante l’erezione. La sindrome può essere dolorosa e influire sulla capacità di avere un rapporto sexuales.

La compagnia assicurativa, che aveva offerto di coprire i costi delle visite iniziali e dei test, ha rifiutato di pagare l’operazione di raddrizzamento del pene, noto come procedura “Lue”, sostenendo che non era coperto dalla polizza in quanto si trattava di una “disfunzione sessuale”. La compagnia ha anche contestato l’affermazione di Mr. W. secondo cui l’operazione fosse “necessaria dal punto di vista medico”, poiché, sebbene non potesse fare sesso con sua moglie, non provava alcun “dolore o disagio”.

La sindrome di Peyronie, chiamata anche “Clinton Kink”, è causata da un accumulo di collagene o tessuto fibroso su un lato che fa piegare il pene fino a 90 gradi. Il rapporto sessuale può essere difficile, doloroso e, come nel caso di Mr. W., addirittura impossibile.

La richiesta di Mr. W. era stata respinta e nella sentenza, il mediatore ha affermato: “Sulla base delle prove mediche disponibili, è giusto che la compagnia abbia deciso di rifiutare la copertura per la richiesta del signor W.”. Ha aggiunto: “So che può essere deludente, ma nel complesso non credo che ci siano motivi ragionevoli per cui potrei chiedere alla compagnia assicurativa di accettare la sua richiesta per questa procedura”.

Questo caso esemplare dimostra come le compagnie assicurative possano essere restie a pagare per trattamenti medici che non sono considerati “necessari” dal punto di vista medico. Malgrado la sindrome di Peyronie possa causare sofferenza e impatto sulla qualità della vita di coloro che la soffrono, la compagnia assicurativa si è rifiutata di coprire i costi dell’operazione di raddrizzamento del pene, argomentando che la funzione erettile di Mr. W. è “ottimale” e che non esistono prove che una mancata esecuzione dell’intervento possa causare danni medici all’uomo.

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