Ho chiesto al generale Vannacci del fascismo, ma lui non ci sente: “Non mi interessano le violenze d
Roberto Vannacci, un europarlamentare, ha pubblicato un post sui social in cui descrive il fascismo in una luce revisionista, omettendo la violenza e la repressione con cui Mussolini giunse al potere e governò per 20 anni. Il post, intitolato “Ripetizioni per chi la storia l’ha studiata nei manuali del PD”, sostiene che Mussolini salì al potere in modo legale e che lo Statuto Albertino rimase in vigore fino a metà degli anni ’30.
Tuttavia, questo post è stato criticato per la sua incompletezza e inaccuracies storiche. Le leggi fascistissime, come l’abolizione della libertà di stampa, dei sindacati e del diritto di sciopero, furono approvate già 13 anni prima delle leggi razziali. Inoltre, il clima di violenza e repressione che caratterizzò il regime fascista è stato completamente omesso.
Saverio Tommasi, un giornalista, ha deciso di andare a Napoli per incontrare Roberto Vannacci e discutere del suo post. Durante l’incontro, Tommasi ha chiesto a Vannacci perché avesse omesso la violenza fascista nel suo post, e Vannacci ha risposto che aveva solo riportato “verità storiche” senza prendere in considerazione il contesto.
Tuttavia, Tommasi ha sottolineato che il contesto è fondamentale per comprendere la storia e che omettere la violenza fascista è un errore storico. Vannacci ha insistito che le sue affermazioni erano corrette e che non aveva preso in considerazione la violenza perché non era rilevante per il suo post.
La discussione si è conclusa con Tommasi che ha ribadito l’importanza di considerare il contesto storico e la violenza fascista per comprendere il regime di Mussolini. Vannacci, invece, ha mantenuto la sua posizione, sostenendo di aver solo riportato verità storiche senza prendere in considerazione il contesto.

