“Ho fatto ciò che dovevo”: il messaggio del femminicida di Teresa Stabile che fa pensare alla premeditazione
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“Ho fatto ciò che dovevo”: il messaggio del femminicida di Teresa Stabile che fa pensare alla premeditazione

“Ho fatto ciò che dovevo”: il messaggio del femminicida di Teresa Stabile che fa pensare alla premeditazione

“Ho fatto ciò che dovevo fare, buona Pasqua”. C’è un messaggio che Vincenzo Gerardi, reo confesso del femminicidio di Teresa Stabile, sua moglie, ha inviato alla suocera che secondo gli investigatori fa pensare alla premeditazione dell’assassinio. L’uomo ha ucciso a coltellate la donna nel cortile condominiale della sua casa a Samarate, in provincia di Varese. L’uomo ha confessato ma nega di aver pianificato il delitto.
Diversa l’opinione degli inquirenti che per contestare la premeditazione puntano, in particolare, su una serie di lettere testamento lasciate da Gerardi ai figli nelle quali parlerebbe del femminicidio-suicidio indicando il 16 aprile, il giorno in cui il delitto si è consumato, quale data per il compimento del suo piano. Non solo: quel messaggio invito alla madre…

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