I cecchini sparavano sui bambini: il racconto dall’assedio di Sarajevo

I cecchini sparavano sui bambini: il racconto dall’assedio di Sarajevo

I cecchini sparavano sui bambini: il racconto dall'assedio di Sarajevo

L'assedio di Sarajevo, avvenuto tra il 1992 e il 1996, è stato uno degli eventi più crudeli del XX secolo. La città, circondata da colline strategiche, fu un bersaglio micidiale per la popolazione civile intrappolata al suo interno. Recentemente, la Procura di ha aperto un fascicolo contro cittadini italiani che sarebbero stati presenti sulle alture che circondavano Sarajevo, accusati di essere “turisti della guerra” che pagavano per sparare sulla popolazione civile.

La testimonianza di Kanita Focak, una donna che ha vissuto l'intero assedio con i suoi figli piccoli, rivela che la popolazione sapeva della presenza di individui venuti da fuori per compiere questi atti. Lei stessa ha vissuto un'esperienza traumatica quando un cecchino ha sparato a lei e a suo figlio di 3 anni e mezzo, mentre attraversavano un parco pubblico.

Un pompiere volontario, John Jordan, ha testimoniato di aver visto stranieri armati sulle colline che circondavano la città, e di averli visti sparare sulla popolazione civile. La sua testimonianza è stata pubblicata integralmente su Avvenire.

Intanto, a un mese dalla tregua a Gaza, la situazione non è cambiata molto. Le proteste indigene alla COP30 in Brasile hanno denunciato la criminalizzazione e gli assassini di attivisti per l'ambiente. L'associazione A Sud ha parlato della flottiglia che ha navigato sul Rio delle Amazzoni per inaugurare la cupola Dors Povos, il vertice sociale che affianca la COP30.

Infine, le email di Jeffrey Epstein hanno rivelato che sapeva delle ragazze che erano state abusate dal finanziere. La Casa Bianca ha respinto le accuse, definendole “fango” e “un tentativo di distrarre l'attenzione dalle conquiste storiche del presidente”.


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