I “no inceneritore” a Santa Palomba: “10mila firme, poi in Parlamento”
Il comitato “No inceneritore” a Santa Palomba ha raccolto oltre 1000 firme contro la costruzione di un inceneritore nella zona. Il rappresentante Alessandro Lepidini ha annunciato che la raccolta firme proseguirà fino a settembre e che il comitato si prepara a un corteo il 9 settembre. Con 10mila firme, il comitato andrà in Parlamento per chiedere la rimozione dei poteri speciali che consentono al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, di agire in deroga alle norme ambientali.
La dottoressa Francesca Mazzoli ha sottolineato i rischi per la salute dei cittadini dovuti alle emissioni tossiche dell'inceneritore, che possono causare malformazioni nei neonati e tumori. Il comitato tecnico del “No inceneritore” ha inoltre evidenziato che l'inceneritore è un impianto idrovoro che richiede acqua, ma la zona è già in condizioni critiche.
La protesta è stata definita come una “battaglia per il diritto” e non solo per Santa Palomba, ma per tutta la città. Il comitato ha annunciato che non si fermerà fino a quando non verranno ascoltati e non verranno ripristinati i diritti dei cittadini. La raccolta firme e la mobilitazione estiva sono state definite come “straordinarie” e “importanti” per la partecipazione dei cittadini e per la difesa della salute e dell'ambiente.
